UN DESIDERIO DELLO ZAR E’…UN ORDINE!
Di : Gabriella Cundari
Pietroburgo, fine Ottocento.
II tenore Francesco Marconi, voce calda e pastosa ( che purtroppo gli venne meno pochi anni più tardi) viene invitato a cantare alla corte dello Zar Nicòla II Romanov
Zar Nicòla II RomanovPer la grande occasione si prepara a cantare le più celebri romanze italiane. Molto emozionato, attende l’arrivo dell’imperatore.
Nicola II arriva accolto da un pubblico di nobili festanti, ma va dritto verso Marconi , sorridendo, gli sussurra: “Cantare Finuculì Funicolà”
Il tenore che aveva un carattere allegro, (erano famose all’epoca le sue passeggiate notturne a Trastevere per fare qualche serenata alla ragazze che gli piacevano). Non ceredette alle sue orecchie.
Si puo disobbedire ad un Imperatore? Naturalmente no, e non lo fece neppure Marconi.
Alla fine del recital molte dame ripetevano, con la loro pronicia dura e gutturale: “Jamme, jamme, ‘ncoppa jà, funiculì, funicolà”
Francesco “Checco” Marconi(da G. De Caro, Napoli racconta)