L’intervista di Kvaratskhelia e Juan Jesus ad un quotidiano scozzese sarebbe Fake, lo rivela ufficialmente la Ssc Napoli.
La partita Glasgow Rangers-Napoli è stata posticipata di un giorno per questioni di ordine pubblico, a causa dello spostamento della salma della Regina Elisabetta II. L’attesa si allungherà e l’entusiasmo sale in casa Napoli. Kvaratskhelia dalle pagine del giornale scozzese Daily Record dice: “Giocare in Champions League è il sogno di ogni giocatore. Siamo davvero felici di aver battuto un club così prestigioso come il Liverpool.
Dobbiamo dimenticare subito quanto fatto con il Liverpool. Ora siamo concentrati solo sulla gara con i Rangers. Non sarà un match facile perché loro giocheranno davanti al loro pubblico, sappiamo dell’atmosfera elettrica che si respira su quel campo. Spingeranno molto per portare a casa un buon risultato ma confidiamo in noi stessi e nel poter andare a fare risultato anche lì.
INTERVISTA KVARATSKHELIA INVENTATA
Sulle belle parole di Kvara, arriva però la smentita della Ssc Napoli. Il club azzurro ha fatto sapere alla stampa che le dichiarazioni riportate dal quotidiano scozzese sono state letteralmente inventate, in quanto il calciatore georgiano non le ha mai rilasciate.
Il Napoli ha anche smentito le dichiarazioni di Juan Jesus, che non sarebbero altro che quelle riferite in mixed zone nel post partita con lo Spezia. Il Napoli sottolinea che Nessuno dei due calciatori ha rilasciato dichiarazioni.
Da una britannica all’altra. Dopo l’incredibile 4-1 rifilato al Liverpool nel match d’apertura del gruppo A, ora la trasferta di Glasgow per la sfida certamente più abbordabile contro i Rangers ma solo sulla carta. L’atmosfera che gli azzurri troveranno ad Ibrox sarà infatti incandescente.
Il Napoli ha ripreso gli allenamenti al Konami Training Center di Castel Volturno. Gli azzurri preparano il match a Glasgow contro i Rangers in programma mercoledì alle 21 per la seconda giornata di Champions League dopo lo slittamento della partita (originariamente in programma martedì 13 settembre) in conseguenza al protocollo da rispettare per la morte della regina Elisabetta II.