L’editoriale di Corbo: “Napoli come un flipper, ecco i cinque difetti”

Antonio Corbo scrive un editoriale su Repubblica: cinque i difetti del Napoli dopo la sconfitta di Verona individuati dal giornalista.

Il Napoli ha cinque difetti evidenti e li scrive nero su bianco Antonio Corbo di Repubblica, che mette in evidenza i problemi del Napoli, che ha perso l’ennesima partita. Quella di Verona è stata una sconfitta più che amara, dato che la squadra di Juric ha reagito al gol di Lozano subito dopo 10 secondi, mettendo sotto, tecnicamente e psicologicamente, la squadra di Gattuso. Il tecnico ora appare in bilico con De Laurentiis che sta pensando ad un possibile sostituto, anche se la colpa non sembra essere tutta dell’allenatore dei partenopei.

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Corbo: i cinque difetti del Napoli

1)Il Napoli è un flipper spento o guasto. L’allenatore muove i tasti durante la partita ma nulla cambia, spesso aumenta la confusione tattica. Il finale di Verona con tutti gli attaccanti in campo aggiunge caos a caos.
2) I correttivi più urgenti sono: il recupero di Insigne nel suo ruolo, alto a destra, ultimi trenta metri per sfruttare sterzata in dribbling e controdribbling, interno destro per tiro o assist, sponda e sovrapposizione sulla catena di sinistra con Mario Rui, mai con Hysaj, eventualmente con Zielinski mediano sinistro in un 4-3-3. Altri ruoli di maggiore ampiezza sono possibili appena Insigne avrà superato questo momento difficile. Senza escludere, se necessario e nel suo interesse, anche qualche turno di riposo.
3) Hanno giocato nella ripresa Osimhen e Mertens. Un rientro precoce. Nessuno dei due sembra in condizioni di giocare. A Verona sono stati mandati in campo due impresentabili.
4) Silenzio stampa sul rinnovo di Gattuso. Al momento non ci sono le premesse. La conduzione tecnica è in evidente dissonanza con la società. Esempio: se la società ha acquistato Rrahmani, perché il difensore ex Verona è sparito? Se non vale, perché è stato acquistato? Se vale, perché escluderlo a vantaggio di Maksimovic in modeste condizioni e in scadenza di contratto?
5) Giuntoli ha un contratto di 5 anni. Ha la responsabilità di preparare il futuro. Deve operare in sintonia con Gattuso convincendolo che solo una operosa sinergia e scelte nette di formazione possono riportare il Napoli in zona Champions. La verità non va nascosta. Fallire l’obiettivo significa ridimensionare il Napoli di domani: i mancati introiti da botteghino, sponsor, mercato e Champions cambiano traguardi e risorse. Ingaggi più bassi, big da vendere, gestione ancora più austera. Champions o addio sogni, deve comprenderlo anche Gattuso. Non c’è una terza via: De Laurentiis non investe in perdita e non ci sono miliardari alle porte. Guardatevi intorno: come se la passa l’Inter con Suning?

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