La Figc proroga la chiusura del campionato: termina il 2 agosto

La Figc ha deciso di prorogare il termine della stagione di Serie A 2019/2020 al 2 agosto, atto che sarà ratificato a breve.

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La decisione della Figc di far slittare la chiusura del campionato di Serie A 2019/2020 al 2 agosto è il chiaro segnale che il massimo campionato italiano vuole fare di tutto per ripartire. In ballo ci sono tantissimi interessi economici ed in molti casi la sopravvivenza stessa di tante società. In una nota la Figc, presieduta dal presidente Gravina ha fatto sapere: “È intenzione del presidente Gravina adottare nelle prossime ore, d’accordo con tutte le componenti federali, una delibera per posticipare al 2 agosto la fine della stagione sportiva 2019/2020. Tale determinazione verrà assunta nel pieno rispetto delle raccomandazioni ricevute dalla FIFA e dalla UEFA, nelle more delle decisioni del Governo e del necessario approfondimento che leghe e AIC faranno in tempi brevi per la definizione del prolungamento dei contratti in scadenza al 30 giugno”.

Proroga Serie A: il comunicato della Figc

Non incassare i diritti Tv per una parte di stagione metterebbe in ginocchio la Serie A non solo in questo campionato non solo per nel breve termine, ma anche a lungo termine dato che gli altri campionati europei sono intenzionati a ripartire. Il gap da colmare con il resto d’Europa diventerebbe molto ampio, quindi si prova a fare di tutto per ripartire. Ecco perché l Figc ha deciso di prorogare la chiusura del campionato al 2 agosto. Ecco la nota:

Il mondo del calcio sta lavorando incessantemente e in maniera responsabile per trovare soluzioni concrete e sostenibili alla crisi generata dal Covid-19, comprese quelle necessarie e indispensabili per salvaguardare le competizioni 20/21. Anche per questo merita rispetto, invece di essere strumentalmente utilizzato per polemiche destituite di qualunque fondamento”. Lo dichiara in una nota il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. “Siamo soddisfatti del costante confronto che stiamo avendo col Ministro per lo Sport, ma anche con quelli della Salute e dell’Economia e delle Finanze, ai quali abbiamo prospettato tutte le misure necessarie – aggiunge Gravina -. Mi stupisce, invece, dover constatare ancora una volta quanto la tentazione di parlare continuamente di calcio, per la notorietà che da questo discende, induca diversi interlocutori a commentare cose di cui sono evidentemente male informati. Ringrazio il Ministro Spadafora – prosegue Gravina nella nota – per l’attenzione riservata nella riunione di ieri, durante la quale è stato spiegato approfonditamente qual è il nostro approccio: tornare a giocare in sicurezza perché ce lo dice il buon senso e perché ce lo chiedono gli organismi internazionali a cui il calcio italiano è collegato. Confermando quanto affermato durante l’incontro e animati dal consueto spirito di collaborazione, sarà mia cura inviare al Coni il protocollo che abbiamo realizzato, restando a disposizione per eventuali preziose indicazioni.

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