Kvaratskhelia non è più l’illusionista che incantava il pubblico

L’edizione odierna del Corriere dello Sport si sofferma su Khvicha Kvaratskhelia che sembra aver perso il suo fulgore da aprile. 

Il giovane talento georgiano, Khvicha Kvaratskhelia, che aveva catturato l’attenzione di tutti con il suo debutto stellare in Champions League contro il Liverpool un anno fa, è ora al centro di una stagione europea ben diversa, caratterizzata da un’ombra grigia e un’assenza di prestazioni scintillanti.

Sono passati sei mesi da quando abbiamo visto l’ultima rete di Kvaratskhelia, e questa siccità non può passare inosservata. Il suo stile di gioco incisivo, in cui sembrava essere in grado di scomparire e riapparire nell’area di rigore tra difensori confusi, è diventato sempre più raro. La trasformazione avvenuta in lui da aprile, precisamente dopo la pausa seguita alla partita Torino-Napoli del 19 marzo, è evidente. Ne parla l’edizione odierna del Corriere dello Sport:

“Oggi, un anno dopo il fenomenale debutto in Champions con il Liverpool, è di un altro esordio europeo che raccontiamo: grigio, cupo, senza lampi se non quelli del cielo. Khvicha non è più l’illusionista che spariva e appariva in area tra uomini trasformati in birilli, e non lo è da un po’. Da aprile, se vogliamo; per la precisione dopo la sosta seguita a Torino-Napoli del 19 marzo”.

Il Corriere dello Sport oggi mette in risalto questa mutazione, sottolineando come il giovane non sia più l’illusionista che incantava il pubblico. Il campo sembra aver perso i suoi colori vivaci, trasformandosi in un grigio e cupo scenario, senza lampi di genialità se non quelli del cielo.

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