Krol: “Puntare su Natan è stato un grande azzardo”

L’ex difensore del Napoli, Ruud Krol, si è soffermato sulle capacità di Natan dopo l’ultima prestazione nella sfida di Champions con il Real Madrid.

Nell’intervista a Il Mattino, l’ex difensore del Napoli, Ruud Krol, ha espresso dubbi sulle capacità attuali di Natan e ha suggerito che forse un approccio più graduale avrebbe giovato al giovane difensore brasiliano.

Krol ha dichiarato che Natan non sembra ancora pronto per assumere un ruolo chiave nella difesa del Napoli, sottolineando un errore individuale significativo nel recente match contro il Real Madrid. Secondo l’ex calciatore, Natan avrebbe avuto bisogno di più tempo per adattarsi al calcio italiano e alle sue sfide tattiche.

 “Una giornata storta può sempre capitare, ma puntare su Natan è stato un grande azzardo. Ai miei tempi, la prima cosa che dovevi fare era imparare l’italiano perché gli altri compagni non parlavano certo la tua lingua e neppure l’inglese e non c’era la moda degli interpreti. Io, infatti, sbagliai ogni cosa all’esordio ad Ascoli. Urlavo ‘fiori’ e nessuno lo capiva e prendemmo tre gol. Volevo dire fuori. Adesso entrare in un gruppo così internazionale come quello del Napoli dovrebbe essere più semplice: perché si può serenamente comunicare. La questione, dunque, non è legata alle difficoltà ambientali ma sicuramente a questione tecniche e tattiche”.

“Direi un’altra cosa: non è ancora pronto. Lui fa un errore individuale gravissimo sul gol di Bellingham che Mazzarri gli avrà immediatamente spiegato nello spogliatoio. Nell’uno contro uno lui non riesce a leggere il lungo assist per l’inglese, si fa sorprendere dal suo taglio. Contro il Real, in casa sua, si vince e si perde per i dettagli. E il Napoli ha perso poi anche per l’errore di Meret”.

Krool ha poi aggiunto: “In cosa mi lascia perplesso? Lui viene dal Brasile, tutta un’altra cosa, la tattica è minore rispetto a qui. Aveva bisogno di tempo, ma è chiaro che se è l’unico difensore che il Napoli prende dopo la partenza di Kim, deve giocare titolare. Io lo avrei preso, ma dandogli il tempo per poter comprendere come le cose funzionano da noi: magari lo avrei dato anche in prestito a un altro club. Un azzardo dargli le chiavi della difesa, fargli prendere il posto di uno come il coreano che è stato straordinario”.

Se punterei ancora su Natan? Non lo so. Forse no. C’è l’Inter, squadra di grande talento e tantissima personalità. Ora lì c’è uno dei punti deboli della squadra, al centro. Magari Juan Jesus potrebbe dare più garanzie, anche se non mi dispiacerebbe vedere Ostigard. In questo momento, anche alla luce delle critiche e dei giudizi negativi che ha ricevuto, giusto che il ragazzo venga messo a riflettere. Deve staccare la spina”.

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