Koulibaly: “Napoli, ciclo finito, resto tifoso. Mai con la maglia della Juve. Scudetto? Se succede…”

Kalidou Koulibaly parla della sua esperienza al Napoli: “Finito un ciclo, ma gioisco per ogni loro vittoria, sento Osimhen e Anguissa“.

L’ex difensore in una lunga intervista al Corriere della Sera non si dice pentito di aver lasciato Napoli: “Credo nel destino, dopo otto anni doveva andare così. Il mio ciclo era finito, avevo dato tutto. Dal punto di vista delle emozioni cambia poco. Sento ogni gol, ogni vittoria, come se li vivessi in prima persona. Questo Napoli è il mio Napoli. Sono felice di aver contribuito alla crescita della squadra. Sa di cosa parlo nello spogliatoio del Chelsea? Delle vittorie dei miei ex compagni. E sa perché? Ne sono fiero. Sento spesso Anguissa, Osimhen. Ho scambiato anche messaggi con Kvara, che ancora non conosco“.

Koulibaly parla del Napoli: intervista Corriere della Sera

Si paragona il Napoli di Spalletti a quello di Sarri dei famosi 91 punti: “Se vinceranno diremo che sono più forti. Era un calcio diverso, non possiamo fare paragoni. Quel Napoli giocava in modo incredibile, dominavamo tutte le squadre. Oggi anche quando non dominano uccidono le partite, sono straordinari. Li vedo solidi, compatti”. Poi sullo scudetto non si sbilancia: “Me lo auguro, non lo diciamo per scaramanzia. Se accadesse corro a Napoli a festeggiare, sarà uno scudetto anche mio“.

Con Koulibaly si parla anche della Juventus che in estate ha tentato di acquistarlo: “Mi voleva Allegri? Lo sta dicendo lei (ride ndr). Una maglia che non potevo indossare, per fede e anche per rispetto“.
Poi guarda al futuro dopo il calcio: “Cosa faccio? Chissà, magari vado a fare il dirigente a Napoli. Con De Laurentiis? Sono sempre stato educato, non credo possa dire il contrario. Se sono al Chelsea lo devo anche a lui che mi ha portato a Napoli“.

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