Chiamatelo Karate Kim, insostituibile per il Napoli. Koulibaly è già dimenticato?

Karate Kim è il nuovo soprannome del difensore del Napoli dopo l’intervento deciso e decisivo in Milan-Napoli su Brahim Diaz. L’urlo di Kim dopo quell’intervento è stata una delle copertine della sfida di San Siro. Il Sudcoreano si è integrato perfettamente nella rosa fin dal primo giorno con sua semplicità e vitalità, che in campo si trasforma in concretezza e attenzione. Kim non è quasi mai spettacolare, ma è assolutamente deciso e pratico. Spesso è in anticipo, talmente tanto che quasi sembra non fare nulla di eccezionale. Se c’è bisogno scaraventa il pallone in curva ed ha limitato le sue sortite offensive che si concedeva più spesso in Turchia,

Karate Kim: fondamentale per Spalletti

Kim oramai è una realtà per il Napoli che ha trovato in lui un validissimo sostituto di Koulibaly. Il difensore senegalese ai tempi di Napoli non era solo fortissimo, ma anche molto scenico con la sua irruenza fisica e quelle scivolate che hanno fatto innamorare i tifosi azzurri. Kim ha uno stile diverso, ma non per questo meno decisivo.

Ecco quanto scrive Corriere dello Sport: “Son, il capitano della Corea che martedì lo ha accolto al raduno della Nazionale, lo ha definito: il Mostro napoletano. Mentre a Napoli, dopo la partita con il Milan a San Siro e l’acrobatico intervento in anticipo in area su Brahim Diaz è stato ribattezzato: Karate Kim. Il video di quella giocata straordinaria a un passo dal traguardo,
sottolineata dall’urlo di Minjae, è diventato virale: splendida davvero e soprattutto fondamentale per blindare il 2-1 e il primo posto. Un gigante. E se il fisico da colosso aiuta a rendere l’idea del suo strapotere fisico, per capire il valore e l’impatto di questo difensore coreano di 25 anni bisognerebbe guardare le partite giocate finora. Otto, per la precisione, con una sola pausa con lo Spezia per esigenze di turnover: dal primo all’ultimo secondo. In un solo concetto? È già un insostituibile“.

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