Maifredi: “Conte in testa, ma ha vinto partite che non doveva vincere. Juventus o Napoli? Rosa bianconera più competitiva, ma…”

L’ex allenatore analizza la rivalità tra Juventus e Napoli in occasione del big match di sabato all’Allianz Stadium.

In un intervento durante la trasmissione Maracanà su TMW Radio, l’ex allenatore Gigi Maifredi ha offerto un’analisi approfondita sulla situazione attuale della Serie A, concentrandosi in particolare sulle performance di Antonio Conte e Thiago Motta.

Maifredi ha sottolineato che, sebbene Conte sia attualmente davanti ai bianconeri, le sue vittorie non sempre sono state prevedibili.

“Conte è in testa ma ha vinto partite che non doveva vincere. Dall’altra parte c’è un gioco nuovo. Giudicarli ora dopo 4 partite non è ideale. Conte si basa su un’ottima difesa e su ripartenze micidiali, l’altro vuole ripartire dal basso e sta adottando un modo di giocare che si basa molto sulle fasce. E questo può incidere positivamente. Ognuno sfrutterà le proprie caratteristiche nella prossima sfida”.

In merito alla rivalità tra Juventus e Napoli, Maifredi ha affermato: “Credo che nel calcio ci sia la modernità. Oggi il calcio di Motta è moderno, Conte esprime un buon calcio ma parte da basi diverse. Oggi devi pressare alto, cosa che nella testa di Conte c’è ma non c’è magari in chi ha vinto sul campo lo scudetto col Napoli. Oggi la rosa della Juve è più competitiva, ma Conte è un allenatore vincente. Attendiamo fino alla decima giornata per un giudizio”.

“Chi ha più “abiti” tra Juve e Napoli? Non sono molto colpito dalle dichiarazioni pre-partita, si fanno ad hoc, non si dice la verità pubblicamente. Conte sta portando avanti un discorso per avere più tempo per preparare la squadra. Non si deve pensare all’anno prima, perchè si riparte sempre da zero”.

La Questione Allenatori: Allegri o Sarri al Milan?

Riguardo alla possibile sostituzione di un allenatore al Milan, Maifredi ha dichiarato che, sebbene Maurizio Sarri abbia ottime capacità di gestione sul campo, Massimiliano Allegri vanta un’esperienza simile a quella di Conte. Tuttavia, il tecnico ha espresso preoccupazione per la mancanza di chiarezza all’interno della società rossonera, sottolineando che non basta avere un buon allenatore se ci sono falle strutturali nel club.

“Come capacità di lavorare sul campo Sarri, ma come esperienza Allegri è al livello di Conte e altri. Ma nel Milan non c’è chiarezza da anni, non sanno mettere freno a queste cose negative. Nella società non conta solo l’allenatore. Non vedere le falle interne è impossibile. Da anni il Milan non riesce a difendere centralmente con i centrocampisti e non mettere freno a questa situazione non riesco a capirlo. Fossi il tecnico avrei subito preso tre giocatori in mezzo al campo per rimediare, perchè ha vinto il titolo con Tonali e Kessie”.

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