Jorginho si racconta: “A Verona alloggiavo in un monastero, volevo mollare tutto”

Jorginho ex centrocampista del Napoli ora al Chelsea parla al Daily Mail della sua crescita nel mondo del calcio

Jorginho è un pilastro della Nazionale di Roberto Mancini, così come lo è stato del Napoli di Sarri ed ora al Chelsea. Eppure in un momento particolare della sua carriera, da giovanissimo, avrebbe voluto mollare tutto. Il calciatore al Daily Mail racconta che è stata la madre a non farlo desistere, a dargli quella carica per continuare nel lavoro che poi lo ha portato ad essere un centrocampista affermato in tutta Europa: “Diventando un calciatore professionista in Brasile sarei stato felice, andare a giocare in un Europa era un sogno che vedevo lontanissimo“.

Sono stato lì per due anni ed è stato il momento più duro. Però vedevo che alcuni giocatori andavano in Italia ed ho pensato che fosse un’opportunità. Il posto non era certo dei migliori, alcune volte dovevamo mangiare le stesse cose per 3 giorni di fila e in inverno non avevamo l’acqua calda per le docce. Mia madre un giorno voleva riportarmi a casa ma le dissi che non sarei andato via per un bagno non pulito” die Jorgingho. Poi è arrivata l’avventura col Verona: “All’inizio alloggiavamo in un monastero, ci davano 20 euro a settimane e dormivamo in 6 nella stessa stanzetta. Ho dei bei ricordi però di quel periodo e le persone ci trattavano in modo straordinario anche se a un certo punto avrei voluto mollare. Mia madre fu fondamentale perché mi disse di stringere i denti anche perché mi stavo già allenando con la prima squadra“.

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