Jorginho ricorda i tempi di Napoli: “Abbiamo fatto la storia per come giocavamo a calcio”

Il regista e attuale calciatore dell’Arsenal, Jorginho, ricorda il passato al Napoli e svela il suo approccio al calcio e ai rigori.

Il centrocampista dell’Arsenal, Jorginho, ex calciatore del Napoli, ha condiviso interessanti dettagli sulla sua carriera in un’intervista a The Athletic. Durante l’incontro, il regista ha risposto alle domande sul suo attuale successo con l’Arsenal e ha toccato diverse tappe fondamentali della sua carriera calcistica.

Arteta e le Qualità di Jorginho

Parlando del suo attuale allenatore, Mikel Arteta, Jorginho ha riflettuto sulla fiducia che il tecnico spagnolo ripone in lui: “Cosa vede Arteta in Jorginho? Forse questa è una domanda per lui! Non lo so… ha provato a portarmi con sé un paio di volte. Penso che faccia affidamento sulle mie qualità, non solo in campo, ma anche fuori dal campo. Aiuto i miei compagni, la società, lo staff, portando la mia esperienza, la mia mentalità di voler vincere sempre”.

Dal Verona al Napoli: Una Carriera Fatta di Sfide

Il centrocampista ha raccontato la sua crescita professionale e come abbia imparato a trasformare le critiche in motivazione: “Ho imparato a utilizzare le critiche come motivazioni perché ci sono due modi: o le ricevi e ti buttano giù oppure le prendi e le trasformi in motivazioni per dimostrare agli altri che si sbagliano.” Jorginho ha ricordato gli inizi al Verona, dove, nonostante le incertezze iniziali, è riuscito a emergere e a segnare sette gol nei primi sei mesi. Il passaggio al Napoli ha poi portato alla creazione di una storia memorabile per il modo in cui la squadra giocava a calcio: “Nei primi sei mesi ho segnato sette gol e poi sono stato ceduto al Napoli. Sono arrivato al Napoli, stessa storia. I tifosi non ne erano sicuri. E poi abbiamo fatto la storia per il modo con cui giocavamo a calcio”.

Le Critiche al Chelsea e la Forza Mentale

Il centrocampista ha affrontato le critiche ricevute anche durante la sua esperienza al Chelsea: “Sì, è troppo lento… la sua fisicità.” Nonostante i dubbi, Jorginho ha sottolineato di essere arrivato dove è grazie alla sua forza mentale, utilizzando il cervello per anticipare le situazioni e migliorare il gioco della squadra. “Il fisico e la velocità non sono i miei punti di forza, lo so. Ecco perché non faccio affidamento su quello.”

Approccio ai Rigori e L’Importanza del Team

Parlando della questione rigori, Jorginho ha evidenziato la sua fiducia e la sua mentalità di squadra: “Credo in me stesso. Non è una situazione egoistica. Se qualcun altro si sente meglio in quel momento e vuole tirare il rigore, sono il primo a lasciargli il pallone. L’obiettivo principale è sempre la squadra.” Ha anche anticipato la crescente difficoltà nel tirare rigori a causa degli studi sempre più approfonditi dei portieri e ha indicato la necessità di avere alternative tattiche per mantenere la sfida sul massimo livello.

Exit mobile version