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Jolanda De Rienzo: «Mi dissero che non avrei più lavorato. Ho perso 8 kg in una settimana, ma la comunicazione mi ha salvata»

Nel suo editoriale su Fanpage.it, Gennaro Marco Duello raccoglie la testimonianza di Jolanda De Rienzo, che a distanza di undici anni dall’umiliazione televisiva subita in diretta da Valter De Maggio, ripercorre il suo percorso personale e professionale.

«Non mi sento una vittima, mi sento una persona forte» spiega la giornalista a Fanpage.it. Una frase che racchiude un cammino fatto di cadute e risalite, trasformando la ferita in resistenza e rilancio digitale. «All’epoca persi 8 kg in una settimana, non uscivo di casa. Mi avevano detto che non avrei più lavorato». Poi il video della sua cacciata divenne virale su YouTube: «Lì ho capito che l’opinione pubblica era dalla mia parte e mi ha ridato la forza di reagire».

Tra Champions, Napoli e il futuro

Inviata a Manchester per seguire la Champions League, De Rienzo racconta a Fanpage.it l’atmosfera di festa tra i tifosi azzurri e l’approccio di Conte. «Il Napoli arriva da allievo, non da maestro. Ma vivere la Champions era un’emozione che la città attendeva da tempo». Grande attenzione anche a De Bruyne: «Ha la capacità di leggere la partita in tutte le fasi, Conte ha rivoluzionato il gioco per lui».

Sul futuro professionale, la giornalista spiega a Duello il suo desiderio: «Sogno un podcast per raccontare storie di calcio e di vita. Credo sia il mezzo di comunicazione del futuro».

«Il pubblico è la mia forza»

Il ricordo della ferita è ancora vivido, ma il senso di rivalsa più forte. «Non so dove sarei oggi senza l’affetto del pubblico – confida a Fanpage.it –. La cosa più importante è raccontare, parlare. Anche chi è forte può avere debolezze».

Secondo Gennaro Marco Duello, la testimonianza raccolta su Fanpage.it è quella di una donna che non ha mai smesso di credere nella sua professione, che oggi utilizza i social, Twitch, Instagram e YouTube senza mai snaturare il proprio linguaggio. «Viva tutto il mondo della comunicazione – dice –. L’importante è non tradire se stessi».

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redazione