Corriere della sera: “L’Italia deve tifare Francia” Risposta da applausi di Forgione

Aldo Cazzullo sul corriere della sera chiede all’Italia di tifare francia, in opposizione a Napoli che tifa Argentina per Maradona.

Il corriere della sera i9n un articolo a firma di Aldo Cazzullo invita l’italia a tifare la Francia, e sovverte la realtà delle cose affermando che Napoli “odia” il nord italia: “𝑀𝑎𝑟𝑎𝑑𝑜𝑛𝑎 𝑎 𝑁𝑎𝑝𝑜𝑙𝑖 𝑒̀ 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑢𝑛 𝑚𝑖𝑡𝑜. 𝑀𝑎 𝐷𝑖𝑒𝑔𝑜 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑎 𝑖𝑛𝑡𝑢𝑖𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑟𝑖𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎̀ 𝑣𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑖𝑙 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑑’𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎, 𝑖𝑛 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑁𝑜𝑟𝑑. 𝐿’ℎ𝑎 𝑟𝑖𝑛𝑓𝑜𝑐𝑜𝑙𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑔𝑖𝑙𝑖𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑡𝑜𝑟𝑖𝑐𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑖𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝐼𝑡𝑎𝑙𝑖𝑎 ’90. 𝐸 𝑠𝑒 𝑜𝑟𝑎 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑠𝑢𝑑𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑛𝑖𝑚𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑎 𝑢𝑛𝑜 𝑠𝑝𝑖𝑟𝑖𝑡𝑜 𝑎𝑛𝑡𝑖-𝑠𝑒𝑡𝑡𝑒𝑛𝑡𝑟𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑢𝑔𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑎𝑟𝑖𝑜 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑜𝑣𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑎𝑛𝑖𝑚𝑜 𝑑𝑖 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑟𝑑𝑖𝑠𝑡𝑖, 𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑝𝑎 𝑒̀ 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑜’ 𝑠𝑢𝑎”.

FORGIONE RISPOSTA DA APPLAUSI A CAZZULLO

“In vista della finale dei Mondiali, Aldo Cazzullo, dalle pagine del Corriere della Sera, suggerisce agli italiani di tifare Francia per tutta una serie di motivi, tra cui quella che, a suo dire, sarebbe una colpa del dio argentino, Diego Maradona, nei confronti degli italiani: aver fomentato i napoletani contro la compattezza della nazione italiana. Scrive il giornalista piemontese che Dieguito “aveva intuito il risentimento di Napoli verso il resto d’Italia, in particolare il Nord”, e che lo avrebbe rinfocolato alla vigilia della storica semifinale di Italia ’90, rendendosi colpevole di uno “spirito anti-settentrionale uguale e contrario a quello che cova nell’animo di molti nordisti”.

Una realtà rivoltata come un calzino, poiché Maradona intuì invece il sentimento secolare di un certo Nord verso Napoli, rinfocolato in quegli anni dell’allora emergente Lega Nord, lui che era argentino e portava sulla pelle la discriminazione per i “sudaca” sudamericani subita a Barcellona. E se oggi un bel po’ di napoletani covano un certo spirito anti-settentrionale è perché la Questione meridionale, esplosa appena dopo l’unità d’Italia, è rimasta irrisolta, e la gente partenopea avverte che Napoli, da capitale tra le più rispettate d’Europa, è diventata provincia.

Piuttosto, c’è un motivo grosso quanto il Khalifa Stadium per cui non si dovrebbe tifare Francia e disinteressarsi della questione, e quel motivo sono le strette relazioni allacciate dal paese transalpino con il Qatar, grazie alle quali questo Mondiale è stato evidentemente assegnato al paese arabo a suon di rial. Avvenne nel dicembre 2010, qualche settimana dopo un pranzo segreto all’Eliseo di Parigi cui presero parte il capo di Stato francese Nicolas Sarkozy, il suo amico Tamim ben Hamad Al-Thani, allora principe ereditario del Qatar e oggi emiro, e Michel Platini, presidente dell’UEFA e vice-presidente della FIFA. Sarkozy e Al Thani avevano stretto un trattato fiscale molto vantaggioso per i residenti e gli investitori qatarioti sul territorio francese, e tra i due paesi erano nati intrecci stretti in tema di turismo, aviazione, gas, petrolio, elettricità, infrastrutture, sicurezza del territorio e cooperazione scientifica“.

Forgione: Sarkozy nominò Al-Thani grand’ufficiale della Legione d’onore, e, da tifoso del Paris Saint Germain, gli chiese di prendersi il club della capitale. Affare fatto nel giugno 2011, attraverso la Qatar Sports Investments, società creata dallo stesso Al-Thani che assunse l’avvocato Laurent Platini, figlio di Michel. La stessa società che avrebbe poi organizzato questi Mondiali in cui la Francia, la nazionale del paese che orientò l’assegnazione del torneo alla piccolissima ma ricchissima nazione araba con le pressioni sulla FIFA di Platini, è giunta in finale, e pazienza se al Marocco sia stato negato un rigore solare in semifinale.

La Francia nella finalissima che metterà di fronte i due fuoriclasse del PSG, Messi e Mbappe, dunque, e si chiude un cerchio aperto nel 2010. Cosa poteva desiderare di più Al-Thani, proprietario del club francese, emiro del Qatar e deus ex machina del torneo nel paese arabo? Manca solo Neymar, il terzo gioiello parigino, che si è fatto da parte per infortunio, e allora la semifinale tra lui e Messi è andata a farsi benedire prima che i croati facessero fuori i brasiliani dal dischetto.
E dacché nulla è per caso, tra la Francia e la vittoria si frappone l’Argentina del mito assoluto e inaccostabile, il riottoso revolucionario che si oppose alla corruzione della FIFA. Magari anche di questo Cazzullo gliene fa una colpa”.

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