Insigne e Immobile: Amici contro per un giorno

Insigne e Immobile Il grande talento degli amici contro Strade diverse dopo la scuola di Zeman. I rimpianti del bomber.

Di Donato Martucci CdM

Insigne e Immobile. Da Zeman  alla lotta Champions

NAPOLI Compagni di squadra a Pescara, amici per la pelle, e avversari per un’altra sera. Insigne e Immobile, napoletani doc, che stanno facendo le fortune di Napoli e Lazio saranno gli attesi protagonisti della sfida dell’Olimpico. I due gioielli delle squadre che più hanno lasciato il segno in questo campionato con il loro gioco arioso e mai noioso. Da loro ci si attende tanto: assist, gol, ripartenze e giocate risolutive.

Il talento di Frattamaggiore vuole vincere a Napoli, ma non è poi tanto convinto di aspettare più di tanto che si sblocchino le trattative per il suo rinnovo. Si starebbe guardando intorno e le pretendenti non mancano. Lo strappo si potrà ricomporre, ma non è poi tanto semplice che le parti trovino un accordo.

Immobile non ha mai nascosto il suo amore per la maglia azzurra ma ha scelto, dopo tanto peregrinare in serie A e all’estero, di sposare il progetto Lazio dove è diventato il terminale offensivo della squadra di Inzaghi, quello più pericoloso. In molti avrebbero voluto lui per il dopo Higuain, o quanto meno per sostituire Gabbiadini. Il Napoli ci aveva pensato, ma poi è ritornato sui suoi passi. Il rammarico di Ciro è stato grande: «Con il gioco di Sarri avrei fatto tanti gol». Ma ne ha fatti tantissimi anche con la Lazio.

Amici contro

Si conoscono da un bel po’, da quando erano promesse a Pescara nel 2011, partiti dalla scuola di Zeman. Venti gol per nale. E’ un’amicizia spontanea tra i due scugnizzi che sono cresciuti tantissimo in questi anni, cosi come c’è feeling tra le due consorti Jessica e Jenny. Domani saranno di nuovo avversari per giocarsi la Champions. Una gara fondamentale.

Lo spettacolo è assicurato, ma domani i due amici si daranno battaglia per 90 minuti. Poi, saranno ancora selfie, sfottò, messaggi e telefonate, ma anche assist di Lorenzo a Ciro con l’Italia di Ventura. Lì nessuno potrà dividerli.

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