Il Napoli ha perso diecimila spettatori a partita. Ecco le cause

Il Napoli ha perso diecimila spettatori a partita. Le cause sono molteplici, tra la ristrutturazione dello stadio e gli orari.

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Il Napoli ha perso diecimila spettatori di media a partita rispetto allo scorso campionato. I dati sono inconfutabili e dimostrano una certa disaffezione verso il club azzurro, che però ha diverse sfaccettature. La gazzetta dello sport le analizzate:

ORARI E FESTIVITÀ – Le uniche gare con oltre 40 mila paganti sono quelle col Chievo (giocata di domenica alle 15) e il Bologna (30 dicembre festivo) significa anche che dipende dalla politica dei prezzi del club e anche da giornate e orari che possono consentire a chi vive nell’area metropolitana di venire al San Paolo, peraltro scomodo e insicuro, come sottolinea spesso lo stesso presidente Aurelio De Laurentiis.

RIMEDI –  La questione stadio rimane centrale. ADL ora sembra tornato all’ipotesi ristrutturazione San Paolo, con la nuova convenzione col Comune (decennale) che dovrebbe consentire un rilancio, oltre agli investimenti per l’Universiade. Certo che, numeri alla mano, quando lo stesso patron veniva criticato perché ventilava la costruzione di un nuovo impianto da 30­/35 mila posti, non è che avesse poi tutti i torti.

DE MAGISTRIS – Il sindaco di Napoli dà una chiave di lettura che va perla maggiore, ma non è l’unica: «Dopo il “Sarrismo” era difficile riprendere con entusiasmo. Qui è da troppo che non si vince. Se uno si sente già sconfitto in partenza e molla ancora prima che la matematica lo condanni non ti puoi meravigliare che allo stadio vadano in 20mila. Speriamo nell’Europa League per una bella soddisfazione perché Ancelotti è bravo e la squadra c’è», ha detto Luigi De Magistris ai microfoni di Canale 9 ­ 7 Gold.

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