Hamsik rivela: “Allegri mi voleva, rifiutai Milan e Juve. Vi dico una cosa su Maradona”

L’ex capitano azzurro si è raccontato a Repubblica: dalla sua Academy al retroscena sul Milan, fino all’attualità degli azzurri.


Il legame tra Marek Hamsik e il Napoli resta indissolubile. L’ex capitano azzurro, intervistato da Repubblica, ha parlato del suo presente da allenatore in formazione e del suo amore per i colori partenopei.

Hamsik si sta dedicando alla sua Academy in Slovacchia: “Ero subentrato come socio nel 2012 e l’ho rilevata in toto sette anni dopo. È il mio orgoglio: ho costruito due campi regolamentari, uno in sintetico. Abbiamo tesserato 350 ragazzi, dall’Under sette fino alla prima squadra”.

Sul suo futuro in panchina: “A giugno finirò il mio corso a Coverciano e a settembre spero di prendere il patentino. Mi entusiasma la carriera di allenatore, è il mio futuro. La panchina è stata un amore a prima vista”.

Spazio anche a un retroscena di mercato: “Era il 2012, Allegri stravedeva per me, tant’è che poi provò a portarmi pure alla Juve. Non se ne fece nulla, ma non ho rimpianti”.

Sul Napoli attuale: “Paga gli errori della stagione scorsa, ma in campionato sta facendo benissimo, con Antonio Conte. Seguo la Serie A e spero che gli azzurri possano arrivare fino in fondo, magari di nuovo allo scudetto”.

Infine, un ricordo commosso di Maradona: “Sono già passati 4 anni dalla sua morte e non manca soltanto ai napoletani, per cui Diego era e resta una divinità. Io in maglia azzurra ho giocato oltre 500 partite e so quanto sia ancora adorato a Napoli: la mia seconda casa. Appena ritorno vado al murale, ci vediamo presto”.

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