Ghoulam: “Napoli, vogliamo vincere, non divertire. Adesso viene il bello. Ounas è un fuoriclasse, ma ha un difetto”

Il terzino algerino parla del Napoli e della sua esperienza con Spalletti

Faouzi Ghoulam ha parlato delle ambizioni del Napoli e dell’esperienza con Luciano Spalletti.

GOULAM SUL NAPOLI

Faouzi Ghoulam ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Kiss Kiss Napoli. Il terzino del Napoli ha parlato della sua esperienza con Spalletti e delle ambizioni della squadra azzurra.

Come sto fisicamente? Adesso benissimo, mi sono preso più tempo per recuperare al massimo. Adesso mi manca solo il ritmo partita, ma sto molto bene, mi sento al meglio. Il boato del San Paolo? Come un figlio quando torna a casa e non lo faceva da tempo, mi sono emozionato tantissimo. E’ un riconoscimento per il lavoro che ho fatto e quello che provo per questa città. Un grande momento emozionale anche per la mia famiglia e quella napoletana.

Spalletti? E’ un allenatore di spessore internazionale, è importante avere la sua fiducia. Significa che sto facendo bene, avvertire la sua fiducia è tanta roba, ripeto. La leadership? Sono da tanti anni a Napoli, devo dare una mano come fanno Dries, Kalidou, Osimhen. Siamo legati a questa città, è nostro dovere aiutare i più giovani che non conoscono le pressioni. Conosciamo l’amore dei nostri tifosi e cerchiamo sempre di fare il meglio”.

Ti senti napoletano? “Il mio legame con questa città è forte, facile rispondere. Certo che mi sento napoletano a tutti gli effetti”.

Lavorare con Spalletti? “E’ divertente, ma noi vogliamo essere vincenti. Questo è quello che conta. La nostra priorità è fare punti e stare là sopra in classifica, poi dopo penseremo a divertirci. Il nostro obiettivo è stare in cima, non divertire e poi magari essere a metà classifica.

Spalletti è un allenatore molto importante che chiede tanto i suoi giocatori, ma sa anche ascoltare i calciatori, anche quelli che sono qui da più tempo. Ci da tanta libertà, ma dobbiamo essere sempre al cento per cento sia a livello di lavoro, che di testa, in campo e fuori. Se non siamo al cento per cento poi diventa duro”.

Coppa D’Africa?E’ importantissima per noi calciatori, ci sono tanti africani che giocano in squadre al top. In Francia c’è sempre stato questo “problema”, adesso accade in Italia, il fatto si giochi in inverno ci complica un po’ la vita; ma è importante per noi disputare la Coppa d’Africa e rappresentare le nostre Nazioni”.

Rapporto con Koulibaly? “Quando conosci un uomo come lui puoi solo migliorare umanamente, è una persona speciale. E’ un fratello, un onore aver condiviso con lui questa esperienza”.

Ounas?E’ algerino come me, quando è arrivato l’ho preso con me come un fratellino piccolo. L’ho aiutato a crescere, ma non calcisticamente perché era già pronto. E’ un fuoriclasse, ma ha un solo difetto: deve essere un po’ cinico e cercare di fare più gol e assist, deve concretizzare le qualità che ha. Sarà importante per il Napoli perché ha caratteristiche diverse da altri giocatori che abbiamo in attacco”.

Consapevolezza per lo scudetto? “Sicuramente siamo cresciuti tantissimo rispetto agli anni di Sarri. Abbiamo tanta esperienza e qualità nel gruppo che ci permette di affrontare le partite nel migliore dei modi, ma ci sarà da battagliare perché il campionato è lungo. Adesso viene il bello. Ci saranno tanti scontri diretti e partite importanti, cercheremo di fare quanti più punti possibili. Vogliamo dare tante soddisfazioni ai nostri tifosi“.

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