Angelo Forgione risponde al tecnico dell’Atalanta Gian Piero Gasperini che sulla questione coronavirus ha tirato in ballo Napoli e Roma.
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Arriva dalla pagina ufficiale di Angelo Forgione la risposta Gian Piero Gasperini, tecnico dell’Atalanta che in una intervista al Corriere dello Sport ha detto: “Da queste parti, in Lombardia, siamo sufficientemente organizzati, pur se in difficoltà. Mi chiedo cosa potrebbe accadere a Roma, a Napoli“.
Ecco la risposta di Forgione a Gasperini:
Te lo dico io cosa accadrebbe a #Napoli, perché è accaduto. Ed è accaduto che prima che giungesse il picco dell’epidemia, un pool di ricercatori di più ospedali si sia messo insieme per studiare una cura, e che si siano messi in contatto con i colleghi cinesi, che hanno un’esperienza sul campo. Era la prima cosa da fare.
È accade quello che in Lombardia e dintorni i ricercatori non hanno fatto, e ora, se il lavoro dei napoletani risulterà efficace nella cura della polmonite interstiziale da Coronavirus, sarà scongiurata la crisi dei reparti di terapia intensiva a Napoli, in #Lombardia, in tutta Italia e anche in Europa quando la pandemia passerà inesorabilmente come Attila.
Quindi, caro Gasp, se volevi denunciare la disparità di spesa pubblica tra Nord e Sud che pregiudica le strutture sanitarie al Sud, hai detto benissimo. Se invece volevi vantare superiorità del Nord sul Sud, dovrai ricordarti di ringraziare i ricercatori napoletani se all’ospedale Giovanni XXIII di #Bergamo e al Sacco di #Milano dovessero essere estubati dei ricoverati in terapia intensiva, perché non se ne sono stati con le mani in mano, nonostante tutto.