“Festa scudetto Napoli pagata con reddito di cittadinanza?” Zaccone zittisce Libero: “Siamo noi a pagarvi lo stipendio”

“Festa scudetto pagata con il reddito di cittadinanza”: lo scrittore napoletano Maurizio Zaccone risponde a Libero per le rime.

Il giornale Libero ha posto la sua attenzione su Napoli, ovviamente in maniera negativa presentando l’ormai imminente festa per il terzo Scudetto della squadra azzurra con un titolo ingeneroso: “Festa scudetto pagata con il reddito di cittadinanza”, suggerendo dunque che fosse stata pagata con il reddito di cittadinanza. In risposta a questo articolo, Maurizio Zaccone, scrittore e opinionista napoletano, ha scritto un post sui social media, dal quale vi riportiamo alcune citazioni.

FESTA SCUDETTO NAPOLI PAGATA CON IL REDDITO DI CITTADINANZA, ZACCONE ZITTISCE LIBERO

Zaccone ha sottolineato come la festa per il terzo Scudetto sarebbe stata comunque una grande celebrazione con bandiere e striscioni, anche se alcune di queste fossero state acquistate con la tessera del RDC. Ha poi criticato la redazione di Libero, suggerendo che sarebbero a casa a percepire il reddito di cittadinanza se non fossero sovvenzionati con i soldi pubblici.

“Solo che la festa scudetto sarebbe e sarà comunque un’esplosione di colori, striscioni e bandiere anche se tre bandiere sono state acquistate con la tessera del RDC. Mentre tutta la redazione di Libero sarebbe a casa a percepire il reddito di cittadinanza se non fosse sovvenzionata con i soldi pubblici“. 

Zaccone ha anche fatto notare che Libero è finanziato con i soldi dei contribuenti, compresi quelli del Sud Italia, e ha sottolineato come senza questi finanziamenti lo stesso giornale sarebbe costretto a chiudere.

Perché se questo giornale esiste ancora è solo ed unicamente perché tutti noi, meridionali compresi, lo finanziamo. Siamo noi a pagargli lo stipendio. Libero, al 2018, aveva un patrimonio netto di 700 mila euro e debiti per 21 milioni di euro; senza i contributi statali chiuderebbe domattina, ed il perché ne continui a beneficiare pur essendo acclarato che faccia capo ad un imprenditore, tra l’altro certificato come truffatore dello stato, è mistero da svelare”.

FESTA SCUDETTO, ZACCONE CONCLUDE PER LE RIME

Zaccone ha poi concluso per le rime facendo notare che Feltri, Sallusti, Senaldi e gli altri giornalisti di Libero dovrebbero ricordare che senza il reddito di pietà dei contribuenti, sarebbero i primi a percepire il reddito di cittadinanza.

“Ora io pure capisco che che i 4 lettori di questo giornale (con Feltri e Belpietro diventati pure azionisti) si nutrano di questo marciume; ma Feltri, Sallusti, Senaldi & Co. se lo ricordassero sempre che senza il nostro reddito di pietà sarebbero i primi a percepire il reddito di cittadinanza. E che, una volta abolito, gli toccherà cercarsi un lavoro vero. Magari li assumiamo noi per sventolare le bandiere azzurre; di meglio non troverebbero”, conclude Zaccone.

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