Ferlaino piange Maradona: “Era un genio, i geni non vivono da uomini comuni”

Gazzetta propone il ricordo commosso di Corrado Ferlaino, ex presidente del Napoli, alla scomparsa di Diego Armando Maradona.

Ha portato a Napoli il più grande calciatori di tutti i tempi. Corrado Ferlaino è riuscito nell’impresa di far giocare in maglia azzurra Diego Armando Maradona. Un merito che nessuno potrà mai cancellare. Ecco il suo ricordo in una intervista a Gazzetta dello Sport:

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Ferlaino, Diego non c’è più.

Sono distrutto, sconvolto dal dolore non avrei mai voluto apprendere una notizia del genere, mi dispiace molto“.

Che cosa è stato Maradona per Napoli? La storia dei suoi sette anni napoletani non è stata fatta soltanto di calcio giocato.

Ha dato molto al Napoli e alla città, anche a me da un certo punto di vista. Non ho parole, non saprei cosa dire. Sono andato a trovarlo in Argentina quando stava male, è stato male parecchie volte ma ha sempre superato le crisi. No, non me l’aspettavo proprio, ero convinto che anche questa volta ne sarebbe venuto fuori. Dai giornali avevo appreso che stava meglio, che era tornato a casa…“.

Con lui va via una parte importante della storia del club, ha regalato emozioni irripetibili. Condivide?

Noi napoletani lo piangiamo, adesso. E’ stato un simbolo per la città e per il club e non ha mai smesso di esserlo, anche quando la sua parabola calcistica è andata via via calando. Maradona è stato un fuoriclasse, un genio, e ai geni non si può chiedere anche di essere uomini comuni. Maradona non era un uomo comune, perché non era un giocatore comune. Aveva grandi responsabilità e forse non è riuscito a portarle avanti, le ha subite. A Napoli ha dato due scudetti. Io non so se il Napoli vincerà ancora scudetti, ma per ora gli unici due vinti li ha conquistati negli anni di Maradona“.

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