I Meridionali sono inferiori, la frase choc di Vittorio Feltri ha generato un mare di polemiche. Da Napoli arriva la risposta di Angelo Forgione.
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L’Italia al tempo del Coronavirus si riscopre un paese sempre più diviso. L’epidemia da COVID-19 ha portato alla luce non solo la grande solidarietà e la voglia di rialzarsi dell’Italia, ma anche il razzismo becero che si annidava nei cuori e nelle menti di alcuni personaggi.
Vittorio Feltri crede che i meridionali siano inferiori. Il direttore di Libero ai microfoni di rete 4 ha pubblicamente affermato: “Al Sud stanno gioendo per le disgrazie del Nord. Non dovrebbero odiarci così tanto, visto che ben 14mila meridionali ogni anno si curano nelle strutture lombarde. Hanno un sentimento di rabbia e invidia nei nostri confronti perché subiscono una sorta di complesso d’inferiorità. Io però non credo ai complessi d’inferiorità, credo che in molti casi i meridionali siano inferiori”.
Mario Giordano, conduttore della trasmissione, lo ha ammonito: “Non dire così, i meridionali non ci seguiranno più e cambieranno canale“. Feltri ha risposto: “Non mi interessa se si arrabbiano, mi insultano tutti i giorni, mi augurano anche la morte“.
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MERIDIONALI INFERIORI, FORGIONE RISPONDE A FELTRI
Le parole di Feltri hanno generato clamore e indignazione: “Credo che in molti casi i meridionali siano inferiori”. Angelo Forgione, scrittore e giornalista napoletano ha voluto rispondere per le rime alle dichiarazioni rese dal direttore di Libero:
“Il consiglio di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia deve rendersi conto che quella di Feltri, da tempo, non è libertà di opinione ma istigazione all’odio che non può essere più tollerata, soprattutto in un momento critico come quello che viviamo.
Qui l’unico inferiore è, in quanto giornalista, la persona che parla e scrive a ruota libera sui giornali e nelle trasmissioni deputate a creare scompiglio, che si nascondono dietro il suo sfacciato razzismo e lo strumentalizzano per compiere certe sinistre volontà politiche. Basta!”