Clamoroso. Il diritto di riacquisto anche in Italia. Svolta nel calciomercato

Il diritto di riacquisto anche in Italia.La pratica, già adottata da tempo in Spagna, diritto di recompra, diventa ufficiale anche nel calciomercato italiano.

ROMA- La novità è rivoluzionaria, il calciomercato italiano, equiparandosi a quelli delle altre nazioni europee più forti, aveva abolito la pratica delle comproprietà. Dal 1° giugno ecco allora che è ufficiale l’introduzione del diritto di riacquisto, o per dirlo alla spagnola “diritto di  recompra”, messo nero su bianco sulle carte federali con la firma del Commissario FIGC Roberto Fabbricini.

COME FUNZIONA IL DIRITTO DI RIACQUISTO?

Nei fatti, si tratta di una possibilità che può fare comodo a tutti: ai grandi club, che incassano denaro dalla cessione magari di giovani talenti che possono trovare più spazio in squadre di cabotaggio inferiore, e pure a queste ultime, che godrebbero poi di una sorta di premio di valorizzazione una volta che il “campione in erba” sarà tornato alla casa madre.

UNA SVOLTA NELLE COMPROPRIETÀ’

Nulla di molto diverso dalle stesse comproprietà e qualche grande è subito pronta ad approfittarne: l’Inter, ad esempio, decisa ad ottenere una raffica di plusvalenze attraverso la cessione dei gioiellini della Primavera appena laureatasi campione d’Italia per la seconda volta consecutiva, mantenendo però su tutti il diritto di riacquisto, ma anche la Juventus, decisa ad effettuare la stessa operazione con Mandragora, pronto a tornare al Genoa, ma senza che i bianconeri ne perdano il controllo futuro sul cartellino.

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