Aurelio De Laurentiis ha detto la sua durante il discorso dell’ad della Lega di Serie A Luigi De Siervo per l’assegnazione dei diritti TV.
Assegnati i diritti TV della Serie A a DAZN e SKY fino al 2029 per il quinquennio 2024-2029. L’accordo, approvato con 17 voti favorevoli dai broadcaster (con il Napoli che si è astenuto, mentre la Salernitana e il Cagliari si sono espressi contrari), assicura ai tifosi continuità nelle trasmissioni delle partite, su entrambe le piattaforme.
Secondo i termini dell’accordo, DAZN si è assicurata i diritti per tutte e dieci le partite del campionato, mentre Sky trasmetterà in co-esclusiva tre partite, concentrate soprattutto sui grandi match. L’offerta di Dazn, ammontante a 700 milioni di euro, è stata fondamentale nel garantire questa partnership, con Sky che ha contribuito con un importo di 200 milioni di euro.
Un aspetto fondamentale di questo accordo è il meccanismo del revenue sharing introdotto da Dazn. Oltre una soglia di fatturato di 750 milioni di euro, il 50% del ricavato eccedente sarà condiviso tra la ott e la Lega, garantendo un’entrata finanziaria aggiuntiva per i club, che potrebbe arrivare fino a 60 milioni di euro nelle circostanze peggiori. Inoltre, le spese tecniche necessarie per la produzione delle partite, valutate a 40 milioni di euro, saranno coperte dalle reti televisive.
Diritti TV Serie A: il monologo di De Laurentiis
Durante il discorso dell’Amministratore Delegato della Lega di Serie A, Luigi De Siervo, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha espresso il suo forte dissenso riguardo all’assegnazione dei diritti TV della Serie A a DAZN e SKY fino al 2029. De Laurentiis ha interrotto il discorso di De Siervo per pronunciare un appassionato monologo, criticando aspramente DAZN e sottolineando le carenze nel supporto al calcio italiano.
Nel suo intervento, De Laurentiis ha dichiarato che il calcio italiano è condannato alla sconfitta a causa della mancanza di imprenditorialità nel settore: “La sconfitta del calcio italiano, il calcio italiano è morto. Il problema è essere imprenditori o prenditori. L’imprenditore deve saper misurare l’area di rischio: se uno cerca di economizzare non si implementerà mai il valore del calcio italiano, perché il calcio italiano passa per degli investimenti importanti”.
Ha enfatizzato l’importanza dei tifosi come pilastro fondamentale per i club di calcio e ha criticato DAZN e Sky per la loro incompetenza nel valorizzare il calcio italiano: “In Italia purtroppo il calcio pensa sempre di dover essere supportato dagli altri, ma è supportato solo dai propri tifosi: è il tifoso il bene assoluto di un club di calcio. Il mio rapporto deve essere diretto col tifoso, non con Sky o DAZN”.
Secondo De Laurentiis, DAZN non è competente nel gestire il calcio italiano, poiché vende il calcio insieme ad altri sport senza comprendere il suo vero valore:
“DAZN non è competente e non fa bene, come non fa bene Sky, al calcio italiano. Quando vendo un pacchetto con cinema, Champions, calcio italiano, intrattenimento, informazione, mentre DAZN vende il calcio italiano assieme ad altri sport, io non capirò mai qual è il valore del calcio italiano. I miei compagni di squadra qui in Lega amano passivamente esser operativi nel sistema. Ma io non ho mai giocato in maniera passiva e detesto operare in questo modo”.
E ancora: “E poi la stupidità di fare un accordo per cinque anni! Ora c’è una guerra che non si sa dove porterà. Nei momenti di crisi il cinema e il calcio vanno fortissimo, sono la panacea ai dolori del quotidiano. Ma noi questo sogno l’abbiamo messo nel cassetto, nostro e forse dei nostri tifosi”.
Il presidente del Napoli ha concluso evidenziando le differenze tra le trasmissioni delle partite italiane e quelle straniere, sottolineando il bisogno di migliorare la qualità delle trasmissioni nel calcio italiano: “Ieri vedevo Chelsea-Arsenal, fantastica. Poi vedevo le partite italiane. Le modalità di ripresa del nostro calcio fanno ridere. Questo ce l’ha mai detto DAZN? Ce l’ha mai detto Sky? No, assolutamente no. Ma non vi voglio tediare. Poi se volete faremo una conversazione accademica su quello che accade in Lega“.