Lingua Napoletana: da dove deriva ” Tricà “

Lingua Napoletana: O Pataterno è tricariello, ma nun è scurdariello letteralmente significa: Nostro Signore anche se ha tempi lunghi non dimentica. Ma da dove nasce il termine Tricà?

Di Gabriella Cundari

O Pataterno è lungariello, ma nun è scurdariello è la versione moderna di un detto più arcaico che recitava :‘O Pataterno è tricariello, ma nun è scurdariello.
Tricà è verbo di derivazione greca (ἄπορος) e tardo latina (tricae, triculum). Il significato è avviluppare confusamente, disordinatamente, arruffare, aggrovigliare, creare indugi o noie. Nel caso specifico, ‘o Pataterno crea trame confuse o complicate, che sembrano non portare mai alla conclusione e risoluzione. Ma non dimentica e, alla lunga, tutto si sbroglia!


C’è un altro lemma napoletano che al suo interno, ben nascosto, contiene “tricà”: è il mastrillo, ovvero la trappola per topi, parola composta da mus (topo) e triculum (impedimento).


Infine, va ricordato il detto “Tricà ca vene pesante” che invita ad aspettare a prendere pento, per guadagnare di più

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