De Laurentiis: “Due anni fa ho abbassato gli stipendi a 90 milioni. Cagliari? Fortunato l’anno scorso”

Il successo di Aurelio De Laurentiis al Gran Premio di Venezia e le sfide finanziarie del Napoli. Cinema, calcio e imprese: il presidente si racconta.

Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, è stato insignito di due prestigiosi Leoni d’Oro al Gran Premio Internazionale di Venezia. Un riconoscimento alla SSC Napoli per Meriti Sportivi e uno personale per l’Imprenditoria, celebrando così l’impegno del patron azzurro nel mondo del calcio e del cinema.

Nel corso della cerimonia, De Laurentiis ha condiviso alcuni aneddoti sul suo percorso imprenditoriale e la transizione dal cinema al calcio. “Abbiamo regalato per tanti anni agli italiani il sorriso attraverso dei film che raccontavano anche i difetti degli italiani attraverso la commedia all’italiana”, ha dichiarato l’imprenditore cinematografico.

Parlando della sua esperienza nel calcio, De Laurentiis ha sottolineato la sfida di comprendere il linguaggio tecnico del mondo calcistico: “Quando sono arrivato nel mondo del calcio non sapevo nulla, venivo dal basket per averci giocato da bambino. L’anno prossimo sarò di nuovo qua, magari per un’altra attività visto che sono anche nel mondo dei gelati, delle automobili o delle costruzioni”.

Durante la sessione di domande e risposte, il presidente ha affrontato il delicato tema dei salari nel calcio. “Due anni fa ho dovuto riportare gli stipendi a 90 milioni dopo che erano arrivati a oltre 140. È stata una necessità virtù, un passo difficile ma essenziale per la stabilità finanziaria del club”, ha affermato De Laurentiis.

Inoltre, il presidente ha anticipato l’incontro di sabato contro il Cagliari, focalizzandosi sul tecnico avversario: “Affronteremo il Cagliari di Ranieri, che fu molto fortunato lo scorso anno con un gol al novantesimo contro il Bari che è valso la promozione in Serie A”.

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