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Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano il Mattino. Molti temi toccati, il mercato, lo scudetto, il futuro di Sarri lo stadio e i mancati introiti della Champions
«Quando uno perde ci resta sempre male. Abbiamo perso una parte del jackpot che avremmo potuto utilizzare per investire nel settore giovanile o in qualche giovane prospetto»
«Negli ultimi tempi l’hanno valorizzata di più: però come la Coppa Italia rischia di togliere energie al campionato. Ma noi siamo il Napoli e il Napoli deve farsi sempre onore. Faremo di necessità virtù quindi giocheremo con tanti cambi e potremmo misurare il valore vero e totale degli acquisti che abbiamo fatto negli ultimi tempi»
«Sarri è un fantastico allenatore, grazie a lui giochiamo in maniera diversa da tutti gli altri. I tempi di assimilazione del suo gioco sono più lunghie Sarri è estremamente responsabilee non vuole distruggere un patrimonio del Napoli. Ma ora arriveranno i momenti in cui tra Europa League, Coppa Italia e campionato, tutti troveranno il loro spazio»
«Mai preoccupato di nulla nella mia vita. Reja, Mazzarri, Donadoni, Benitez dal rapporto con noi si sono avvantaggiati .E anche il Sarri si è elevato al rango di allenatore di primo livello».
«Io sono un uomo concreto, se gli altri vogliono rimanere con me sono più che ben accetti. E Sarri in particolare perché è una persona perbene».
«Sto cercando terreni fuori da Napoli perché con questa amministrazione non si va da nessuna parte. Ho firmato un accordo con Auricchio durante il ritiro estivo con tanto di foto e stretta di mano ma io sto ancora aspettandole carte e non ho nulla. Mi sono stancato. Quando vedo De Magistris allo stadio lo saluto come un vecchio amico, ma non come il mio sindaco. Non c’è dialogo, non c’è rapporto. Ma è superficiale dire investiamo 250 milioni dello Stato a Napoli per le Universiadi quando c’è gente che fa fatica ad arrivare a fine mese.
«Higuain l’ho cercato e l’ho portato a Napoli. Non rinnego mai nulla. Ma non condivido il fatto che invece di andare a giocare in una qualsiasi squadra d’Europa, ha scelto di restare in Italia».
«Per prima cosa, mi aspetto il ritorno di Milik. È come un toro dalle cui narici escono fiamme infuocate…il suo recupero darà un grosso aiuto a tutti. Inglese arriverà perché se dobbiamo giocare in Europa League, la Coppa Italia e il campionato più ne siamo e meglio è. Vogliamo rinforzarci anche sulle zone delle fasce laterali. Ma non è semplice perché a gennaio i migliori fanno fatica a muoversi».
«Sì, ma è complicato. Il presidente dell’Atletico l’ho sentito al telefono da poco e mi ha detto che non me lo può dare adesso ma a giugno perché anche loro hanno molte gare».
«Sì, non dobbiamo fare molto altro».
«Reina è un napoletano doc. Dipende da lui se rimanere ancora e mettersi d’accordo con me…». La sua porta è aperta quindi… «Come sempre.. mai chiuso la porta in faccia a Reina».