CORRIERE De Laurentiis apre a Icardi: “Arrivare da noi? Mai dire mai. Con Sarri farebbe 40 gol”.

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De Laurentiis apre a Icardi. Il presidente del Napoli pensa al Bomber Argentino. Dopo la trattativa del 2016: «Arrivare da noi? Mai dire mai. Con Sarri farebbe 40 gol e può raggiungere il livello di Ronaldo. Ho il tecnico migliore vorrei togliergli quella clausola».

NAPOLI. Il corriere dello sport apre ad una clamorosa ipotesi di mercato, che fa sognare i tifosi del Napoli. Le parole di Aurelio De Laurentiis suonano, secondo il quotidiano, come un ritorno di Fiamma.

Perso Higuain il numero 1 del Napoli tentò l’assalto a Icardi. O­ffrendo anche a Wanda Nara un film di Natale

Il 25 luglio 2016 è il giorno dello “strappo”, si direbbe del dolore, perché al Rosatti Sport di Dimaro-Folgarida, s’avverte, palpabile, il senso del disorientamento e mentre Higuain sta diventando (ufficialmente) il centravanti della Juventus, nell’albergo parte il piano B, Aurelio De Laurentiis sceglie di decollare con Andrea Chiavelli, l’ad, e Cristiano Giuntoli. Appuntamento a Milano, Wanda Nara, la compagna di Icardi ma anche la sua manager, con la quale si procederà a tappe, in una trattativa a oltranza però (poi) impossibile da chiudere e comunque confermata nei mesi successivi con dovizia di particolari.

Aurelio De Laurentiis apre a Icardi

 

Le piacerebbe vedere Icardi allenato da Sarri? – «Segnerebbe 40 gol e potrebbe diventare come Ronaldo. Icardi l’ho trattato e dopo essermi incontrato con la moglie, una donna coinvolgente e simpatica, ho offerto 55 milioni per averlo. E’ un fuoriclasse. Verrà al Napoli? Perché no? Mai dire mai».

Teme che qualche club possa provare a portarle via Sarri?

«Sarri è una persona divina e un grande tecnico. Non ho paura che me lo portino via anche perché chiunque lo voglia intanto deve mettere 8 milioni sul tavolo. Io però quella clausola rescissoria vorrei togliergliela e il 9 febbraio quando ci vedremo glielo dirò. Maurizio ha la sua etica: è nato a Napoli e ci è ritornato da vincente, non considera questa esperienza una tappa di passaggio anche perché magari si perderebbe la costruzione del nuovo centro sportivo, il rifacimento del San Paolo o il battesimo di un nuovo stadio. Adoro Sarri: per me è il migliore del mondo».

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