De Laurentiis al bivio, il patron prigioniero di se stesso

Il Corriere dello Sport analizza il futuro del Napoli, legato alle scelte del presidente De Laurentiis: proseguire sulla strada dell’obbedienza o affidarsi a personalità forti.


CALCIO NAPOLI –  Il Corriere dello Sport ha analizzato le prospettive future del Napoli, inscindibilmente legate alle decisioni del presidente Aurelio De Laurentiis, definito “il problema antropologico del secolo”.

Due strade opposte per il patron
Secondo il quotidiano, il numero uno azzurro si troverà di fronte a due possibili strade da intraprendere per il futuro del club:

  1. Confermare il fallimento
    “De Laurentiis sceglie collaboratori e tecnico consenzienti, ubbidienti, così ripete il disastro di quest’anno”. Proseguire quindi sulla scia dell’obbedienza cieca, così come avvenuto nell’annata deludente appena trascorsa.
  2. Cambiare rotta
    “Il patron sceglie collaboratori e tecnico di personalità, capacità e conoscenze, padroni esclusivi del loro ruolo e si va inevitabilmente allo scontro”. Affidarsi quindi a figure di spessore e carattere, forti e indipendenti, seppur a rischio di pericolose frizioni caratteriali.

Il “prigioniero di sè stesso”

Cambiar passo però non sarà facile per De Laurentiis, “l’impasto è consolidato” a 75 anni. Il presidente viene descritto come una figura “spettacolarmente instabile”, quasi “prigioniero di sè stesso” a causa del suo carattere fumantino e della spiccata “irascibilità”.

In sostanza, il Corriere dello Sport mette in guardia il numero uno azzurro: per evitare un altro fallimento come quello appena vissuto, sarà necessario un cambiamento radicale negli uomini e negli atteggiamenti, pena l’inevitabile rottamazione del ciclo appena iniziato. Rimane ora da vedere quale strada De Laurentiis vorrà intraprendere.

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