Cruciani: “Hanno distrutto una società trattandola come se fosse la Mafia o l’Ndrangheta”

Ludovica Carlucci 2 Min Read
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Giuseppe Cruciani si è scagliato contro la giustizia sportiva dopo l’inchiesta che ha coinvolto la Juventus in merito al processo plusvalenze.

Nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze della Juventus, il noto conduttore radiofonico Giuseppe Cruciani ha espresso una critica feroce nei confronti della giustizia sportiva. Durante un’apparizione su Juventibus Live, condotta da Massimo Zampini su Twitch, Cruciani ha condiviso il suo punto di vista sulla penalizzazione inflitta alla squadra bianconera. Il conduttore ha sollevato preoccupazioni riguardo alle modalità con cui è stata condotta l’indagine, paragonandola addirittura alle inchieste sulla Mafia o sull’Ndrangheta, sottolineando il danno inflitto alla società.

Cruciani ha dichiarato: “Non c’è nessun criterio scritto che abbia a che fare con il diritto sportivo ma è solo una questione politica di farla fuori. Non è possibile che si sanzioni una squadra prima della fine della giustizia ordinaria. La Juventus è nelle grinfie di una giustizia sportiva che decidono come ca**o gli pare. Basare la pena dei bianconeri sull’art. 4 è abominevole”.

“Il problema non è tanto l’informazione o chi fa la guerra sui giornali contro la Juventus. La questione è il circuito perverso tra le procure che indagano e l’informazione. La cosa drammatica è il modo in cui sono state fatte le indagini sulla Juventus come se fosse la Mafia o l’Ndrangheta con un dispiegamento di uomini e mezzi incredibile. Manco creasse danno alle istituzioni italiane. Una vergogna ma anche chi ha passato tutti i verbali e le intercettazioni alla stampa. Hanno distrutto una società a partire da novembre” ha concluso il conduttore radiofonico de La Zanzara.

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