Cruciani offende Diego Maradona: ” Era solo un cocainomane”

Giuseppe Cruciani offende Maradona nel giorno dei suoi funerali. Il conduttore de la zanzara definisce el pibe de oro: “Solo un Cocainomane”.

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Mentre Napoli e il mondo intero piangono la scomparsa del più grande giocatore di tutti i tempi, in Italia imperversa la macchina del fango. Dalla Palombelli a Mughini, troppi sono quelli che stanno offendendo la memoria di Maradona. A questi si aggiunge Giuseppe Cruciani.

Il conduttore della trasmissione la Zanzara, troppe volte ha offeso Napoli e i napoletani, ma questa volta la fa davvero grossa per non dire enorme. Cruciani esce totalmente fuori dai binari infangando la memoria di Maradona proprio nel giorno dei suoi funerali. Milioni di persone, uomini, donne e bambini sono incollati davanti ad uno schermo per rendere l’ultimo saluto al più grande calciatore di tutti i tempi.

Durante la trasmissione su Radio 24, Cruciani e Parenzo hanno dato via ad un botta e risposta di basso livello: “Fuori dalla trasmissione mi hai detto che era anche un cocainomane. Non era un esempio“.
Parenzo ha risposto: “Ho detto semplicemente che Diego Maradona è stato un eroe nazionale. Ma che fosse un noto cocainomane non lo dico io. Non piangerei mai per un giocatore di pallone“.

Un duetto squallido e miserabile che racchiude tutta la “cattiveria gratuita”  di certi personaggi, che non si fermano davanti a nulla, si nascondono dietro lo scudo della provocazione ad ogni costo, ci campano e ci guadagnano. Cruciani ha commesso l’errore più grande, nel momento sbagliato e nel giorno sbagliato. Ha toccato il punto di non ritorno manifestando tutta sua la pochezza intellettuale e umana.

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La migliore risposta su Maradona a Cruciani  la ritroviamo nel ricordo di Pep  Guardiola: “Non ci importa quello che Maradona ha fatto nella sua vita, ma quello che ha fatto nella nostra!”.
Maradona è stato molto più del più grande giocatore della storia del pallone, molto più di un ribelle sempre a fianco degli ultimi della terra. È stata l’ipotesi di tutto quello che poteva essere. E adesso che Diego non c’è più ci sentiamo tutti un po’ più soli, e tristi. Poi d’improvviso siamo circondati da un calore ancestrale e ci rendiamo conto che è ancora qui, intorno a noi, nelle nostre lacrime. E torniamo a ridere, e a meravigliarci. Diego è un’ipotesi, una possibilità. Diego è un sentiero, a noi è dato solo di percorrerlo. E allora è tempo di rimettersi in cammino, scendendo per le strade e piangendo lacrime dorate.

 

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