Il Napoli di Calzona prova a reagire alla crisi ma regna confusione tattica e mentale. Già cambiati 5 moduli, i giocatori hanno perso identità dopo lo scudetto.
CALCIO NAPOLI – Doveva essere la stagione della consacrazione dopo lo storico scudetto, e invece per il Napoli è rapidamente diventato un annus horribilis. La squadra naviga a metà classifica, lontana anni luce dalla zona Champions, e nemmeno il cambio in panchina da Mazzarri a Calzona ha finora invertito la rotta.
Secondo Repubblica, il neo tecnico azzurro ha promesso una reazione ad ADL nonostante la qualificazione europea sia ormai quasi compromessa. Ma all’orizzonte si intravedono solo nubi e incertezze.
Basti pensare al pari interno col Lecce o al pareggio in extremis subito a Cagliari. In Sardegna sono piovute critiche su Juan Jesus, colpevole dell’errore decisivo, e sugli attaccanti Politano e Simeone, egoisti in zona gol. Segnali di una squadra che non ha ancora assorbito il contraccolpo psicologico post-scudetto.
CRISI NAPOLI, SMARRIMENTO TATTICO E MENTALE DOPO LO SCUDETTO: CALZONA CERCA LA SVOLTA
A gettare benzina sul fuoco, come sottolinea il Corriere dello Sport, è la confusione tattica che regna sovrana. In stagione gli azzurri hanno cambiato ben 5 moduli, passando dal 4-3-3 al 4-2-3-1 fino ad arrivare al 5-3-2 nelle ultime uscite. I giocatori sembrano smarriti e incapaci di esprimere il calcio brillante dell’anno passato.
Manca coralità, mancano le trame di gioco, manca soprattutto l’entusiasmo. Il Napoli è irriconoscibile e Calzona si trova di fronte un arduo compito. Doversi inventare una scossa in corsa, provando a scuotere una squadra che sembra aver perso improvvisamente identità e certezze. Ritrovare la retta via, tattica e mentale, è la mission impossible del neo tecnico azzurro.
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