Corriere dello Sport – “Napoli punito per la legge del sospetto. A questo punto andava radiato”

Il Corriere dello Sport ritorna sul ricorso bocciato al Napoli in Corte d’Appello per non aver giocato la sfida con al Juve.

A leggere le motivazioni del giudice Sandulli si resta basiti. Ecco perché in tanti hanno storto il naso leggendo il motivo per cui  è stato bocciato il ricorso del Napoli, che ha risposto con un comunicato ufficiale. Sulla questione anche Alessandro Barbano del Corriere dello Sport ha scritto un editoriale:

«Dolo preordinato»: il Napoli non solo avrebbe potuto giocare contro la Juve a Torino, ma ha premeditatamente creato le condizioni per non partire. Non solo non esisteva una causa di forza maggiore, ma quella causa è stata progettata e precostituita dal club azzurro con piena volontarietà. E, non si dice ma si lascia intendere, con altrettante chiare complicità.
Se le cose stanno davvero come le mette insieme la Corte sportiva d’Appello nel dispositivo di condanna, non si capisce perché il Napoli sia stato punito con la sconfitta per tre a zero e con un punto di penalizzazione, e non piuttosto – come sarebbe stato logico rispetto alla gravità delle accuse contestate – con la radiazione dal campionato. E non si capisce perché i giudici non abbiano disposto l’invio della sentenza alla procura della Repubblica per un’indagine penale che accertasse i sospetti formulati. Perché di questo si tratta. Di una sentenza fondata su una legge del sospetto, che racconta il calcio come una teocrazia arbitraria.

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