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Come riportato da Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, il Napoli onora Diego Armando Maradona nel giorno del quinto anniversario della sua scomparsa con una prestazione feroce, orgogliosa e finalmente “da Napoli”. Non è stato un fuoco di paglia l’1-0 all’Atalanta: la squadra di Conte si è confermata brillante e aggressiva anche in Champions, piegando 2-0 il Qarabag dopo una reazione rabbiosa al rigore sbagliato da Hojlund all’11’ della ripresa.
A firmare la notte europea è stato ancora lui: McTominay, l’uomo delle notti internazionali. Prima il gol dell’1-0, poi l’azione che porta all’autogol di Jankovic per il raddoppio. Una prova totale, sottolineata anche da Fabio Mandarini nel Corriere dello Sport, che rilancia gli azzurri nella corsa alla qualificazione: dal 24º posto al 18º, a quota 7, agganciando Barça e Qarabag.
Adesso all’orizzonte c’è il 10 dicembre, la sfida a Lisbona contro il Benfica di Mourinho. Prima, però, un altro crocevia: il big match di domenica contro la Roma all’Olimpico.
Il gruppo reagisce: gol, idee e un modulo che funziona (nonostante l’emergenza)
Le buone notizie — evidenzia Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport — arrivano soprattutto dal gruppo. Il peggio sembra alle spalle. Il 3-4-2-1 “di emergenza” continua a funzionare, i gol sono tornati (5 nelle ultime due gare) e anche il clean sheet.
La coppia Neres–Lang, alle spalle di Hojlund, è un’arma costante: puntano l’uomo, creano, rischiano, inventano.
Conte nella ripresa passa al 4-2-3-1 e il Napoli travolge il Qarabag: una mareggiata di occasioni, un palo di Neres e un super Kochalski che para tutto, compreso il rigore.
Nonostante i nove indisponibili — tra infortunati e fuori lista — gli azzurri hanno stritolato l’avversario. A complicare ulteriormente la situazione, racconta Fabio Mandarini del Corriere dello Sport, è arrivato anche l’infortunio di Gutierrez durante la rifinitura (distorsione alla caviglia).
Il Qarabag perde pure Medina per una pallonata al volto su tiro di McTominay: era il migliore della difesa azera.
Ritmo, dominio e due coltellate nel cuore del Qarabag
Il Napoli parte con il 3-4-2-1, Neres e Lang subito protagonisti: David stringe vicino a Hojlund, Noa resta largo a sinistra sfidando Silva.
La prima grande occasione nasce proprio da una combinazione dei due amici: dribbling e arcobaleno di Lang, acrobazia di Neres e risposta di Kochalski (35’).
La seconda arriva al 41’: lancio di Buongiorno per Di Lorenzo che sfugge al fuorigioco, ma inciampa al momento del tiro.
Poi il rigore procurato da Di Lorenzo e sbagliato da Hojlund. Il Maradona impreca, ma non smette di crederci. E il Napoli lo trascina fino al trionfo.