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Nel centrocampo del Napoli, falcidiato da un’epidemia di infortuni che oscilla tra la cattiva e la pessima sorte, spunta un punto fermo: Scott McTominay. Come racconta Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, il centrocampista scozzese è diventato il riferimento assoluto della linea mediana, «l’uomo di Champions» e addirittura il capocannoniere della squadra in questa fase complessa.
Con Anguissa, De Bruyne e ora anche Gilmour fuori causa, spiega ancora Fabio Mandarini per il Corriere dello Sport, toccherà a McTominay e Lobotka reggere il peso della “terra di mezzo”, sostenuti dal talento di Vergara – lanciato da Conte in Champions contro il Qarabag – e dall’infinita duttilità di Elmas, definito dallo stesso tecnico «il jolly» per la sua naturale capacità di ricoprire più ruoli.
L’emergenza ha anche riportato in auge il vestito tattico del Napoli: il 3-4-2-1, lo stesso cucito nella scorsa estate. Non un sistema nato per rinforzare la difesa a tre, precisa il quotidiano, ma la conseguenza di un centrocampo ridotto all’osso. E i risultati sembrano premiare la scelta: vittorie consecutive contro Atalanta e Qarabag, con McTominay decisivo in entrambe le sfide.
Il vizio delle acrobazie e la vetta dei marcatori
La rovesciata che ha propiziato l’autorete del 2-0 contro il Qarabag non è stata un vezzo estetico: «McT vola per vincere», scrive Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport. Pratico, incisivo, capace di unire sostanza e raffinatezza nei modi, il centrocampista scozzese è salito fino alla vetta della classifica marcatori del Napoli: cinque reti in stagione, una in più rispetto a Hojlund, Anguissa e De Bruyne.
Numeri costruiti in sedici presenze su diciassette partite, con quindici gare da titolare e oltre 1.300 minuti giocati. Solo Di Lorenzo ha accumulato più minuti di lui: 1.371.
La svolta, la crescita e il Mondiale
La crescita di McTominay, ribadisce Fabio Mandarini per il Corriere dello Sport, è una delle chiavi della ripartenza azzurra. In un momento di emergenza totale, con due dei migliori marcatori indisponibili, il suo rendimento assume un peso specifico enorme.
Sul piano mentale, poi, l’entusiasmo è alle stelle: la qualificazione al Mondiale americano – il primo della sua carriera – ha dato ulteriore energia. Anche quando non brilla, come per un’ora contro il Qarabag, resta capace di trasformare il primo pallone utile in oro. E poi il secondo.
Verso Roma-Napoli
La prossima tappa è di quelle che pesano: domenica all’Olimpico contro la Roma, capolista e in grande forma. «Serviranno gli straordinari, servirà uno straordinario McTominay», chiude Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, descrivendo un Napoli che si aggrappa al suo nuovo faro in mezzo al deserto del centrocampo.