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NAPOLI – Aurelio De Laurentiis ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport. Il presidente del Napoli partenopeo ha parlato di Sarri e Ancelotti e ha svelato alcuni retroscena sul calciomercato del Napoli. Ecco alcuni stralci:
«Lo conosco da tempo, c’è stato modo di sentirci in passato e mi ha colpito la sua serenità, sempre. Mi piace che, come me, ritiene sia vitale mettersi in discussione, misurarsi».
«Ci sentiamo tutti i giorni e non ha mai avanzato pretese. E’ un uomo sicuro di sé, che quando serve mostra pure il pugno duro. Ha padronanza del segno del comando».
«Due portieri, un esterno basso che sappia difendere, se vanno via Jorghinho e Hamsik anche due centrocampisti. E poi abbiamo già preso Verdi: vedrete, che da noi Simone sarà più sereno e farà grandissime cose».
«Stiamo aspettando soltanto l’ok di Fabian Ruiz che potrebbe arrivare a momenti».
«Non la smentirò: è successo anche l’altro giorno, a Milano, e stiamo nel pieno della chiacchierata».
«Non nostra. Io voglio accontentare Ancelotti, innanzitutto. A me piace molto Meret, però quando vai dai Pozzo sai che i prezzi diventano illogici. Areola è bravissimo, come altri; Keylor Navas ha esperienza. Ma il Napoli non ha assolutamente fretta».
«Per Marek nessuna chiamata, Jorginho in via di definizione»
«E’ stato a cena a casa mia con Venglos e mi hanno detto che sarei stato contattato da un club cinese. Non si è ancora fatto vivo nessuno».
«Ma io devo tutelarmi, per non farmi trovare spiazzato nel caso in cui qualcuno seriamente si faccia avanti. Sono precauzioni indispensabili per un club. E comunque è stato lui a mettersi in questa situazione, non io a spingerlo».
«Ne ho riparlato giovedì con i dirigenti del Manchester e adesso i contatti li tiene Giuntoli. Dobbiamo metterci d’accordo, ho fornito le mie indicazioni e sono andato incontro ai dirigenti inglesi. In casi del genere, se uno fa un passo indietro, l’altro ne deve fare uno avanti. Ma esistono possibilità più che concrete che a breve si arrivi a definizione».
«Mica uno solo! Koulibaly è inavvicinabile e con lui anche Zielinski e con loro anche Rog. A volte mi viene il sospetto che questi nostri ragazzi vengano sottovalutati; eppure, e lo dite voi giornalisti, per chiunque di loro ci sarebbero potenziali club di primissima fascia disposti a spendere. Il Napoli è una realtà, siamo forti anche noi, più di quanto si sospetti. E quei tre non si toccano».
«Non ci siamo più sentiti, non mi ha mai chiamato».
«Io dopo la partita con il Crotone lo ho salutato e poi ho aspettato ma né lui, né il suo manager Pellegrini si sono fatti più vivi. Ne ho preso atto e ho ripensato a una frase di mio padre: nella vita non ti deve mai meravigliare».
«Niente. Semmai sarei stato io a dover stabilire obiettivi e paletti a inizio campionato. Ma questo di essere gran signori è una caratteristica nei comportamenti della famiglia De Laurentiis».