Corriere della Sera parla di Inter-Juventus, viene descritta come un’anomalia che il match non valga lo scudetto.
Sulle pagine in edicola oggi del Corriere della Sera si decide di togliere la penalizzazione di 15 punti alla Juventus e non se ne capisce il motivo. I bianconeri hanno presentato il ricorso che sarà discusso il 19 aprile. Quindi per ora la penalizzazione è più che mai legittima. Invece sul quotidiano si legge che Inter-Juventus vale per il secondo posto. Se questa affermazione è vera per i nerazzurri, non si capisce perché il quotidiano sposi la tesi di Allegri che fa già conto di non avere più la penalità.
Sulle pagine del quotidiano si legge che “in attesa di una sentenza in merito, Allegri ha il diritto e anche il dovere verso il suo spogliatoio e il suo numerosissimo popolo di tifosi, di ripetere il concetto: «Bisogna difendere il secondo posto perché abbiamo 53 punti che sono 3 più dell’Inter, 5 più del Milan, 4 più della Lazio e 6 più della Roma. Noi non dobbiamo valutare quello che succede fuori dal campo. Se a fine anno la squadra al netto delle sanzioni sarà sesta o quinta vorrà dire che la stagione non sarà andata bene. In questo momento bisogna difendere il secondo posto, che è quello sul campo»“.
Poi viene sottolineato che c’è il Napoli a 18 punti di vantaggio e viene aggiunto: “La premessa è d’obbligo, perché è anomalo che Inter-Juventus il 19 marzo non sia
una partita-scudetto per nessuna delle due. E del resto il fatto che già da qualche settimana Allegri e Inzaghi si stiano disputando a parole il secondo posto la dice lunga
sul campionato che le loro squadre hanno fatto all’ombra del Napoli: sempre a cavallo dei 2 punti di media (quindi attorno ai 76 finali), ovvero un ritmo che due anni fa non garantiva nemmeno il quarto posto (proprio il Napoli chiuse quinto a 77), mentre l’anno scorso sì, dato che la squadra di Allegri finì quarta con 70 punti dopo aver
speso 80 milioni per Vlahovic nel mercato invernale. […] Ma una certezza c’è: se Allegri si considera secondo, Inzaghi sa bene che la Juve è una pari grado. E vuole dare un segnale forte. Sul campo“.