Conte ritrova il Lecce, emozioni e polemiche: il suo unico goal in casa del Napoli

Un legame profondo quello tra il tecnico azzurro e la squadra che lo ha lanciato nel calcio che conta

Il destino a volte disegna traiettorie sorprendenti. Antonio Conte si appresta ad affrontare il Lecce sulla panchina del Napoli, in una sfida che racchiude un’intera vita di calcio e sentimenti contrastanti.

Nel cuore pulsante di Santa Rosa, quartiere storico di Lecce, inizia la storia di un ragazzino destinato a lasciare il segno nel calcio italiano. Il piccolo Conte cresce nella Juventina Lecce prima di entrare nel settore giovanile giallorosso. È Eugenio Fascetti a lanciarlo in Serie A il 6 aprile 1986: ha solo 16 anni e 8 mesi.

Ma è proprio al San Paolo che il giovane centrocampista scrive la sua prima pagina importante. Il 5 novembre 1989, Conte realizza il suo primo gol in Serie A, siglando il momentaneo 2-2 contro quel Napoli che oggi allena. Una rete storica, seppur vanificata dal gol vittoria di Carnevale all’89’.

La storia d’amore con il Lecce (89 presenze) si interrompe con il passaggio alla Juventus, dove diventerà capitano e bandiera. Ma è nella stagione 1997/98 che il rapporto con i tifosi salentini si incrina definitivamente. Conte segna al Delle Alpi contro la sua ex squadra ed esulta proprio sotto il settore ospiti: un gesto mai perdonato.

Nel 2004, il direttore sportivo Pantaleo Corvino sogna di riportarlo a casa. L’ostacolo? Zeman in panchina e soprattutto gli ultras, ancora feriti da quell’esultanza. Il matrimonio non si farà mai.

La ferita si allarga quando Conte accetta la panchina del Bari, guidando i rivali storici alla promozione in A. Il derby vinto al Via del Mare, condannando il Lecce ai playoff, è l’ennesimo capitolo di una storia sempre più controversa.

“Ci sono i sentimenti e poi c’è la professione”, ha dichiarato oggi Conte in conferenza. “Il Lecce rappresenta le mie origini, i campi polverosi, la squadra dove sono cresciuto. È sempre una parte del mio cuore, nessuno me lo può togliere. Ma domani sarà solo un avversario da superare”.

Sarà l’ottava volta da allenatore contro il Lecce per Conte: tre vittorie, due pareggi e due sconfitte il bilancio. L’ultimo precedente, un 1-1 al Via del Mare nel gennaio 2020 sulla panchina dell’Inter, testimonia quanto questa sfida non sia mai banale.

Domani al Maradona si rinnova questa storia di calcio e sentimenti. E chissà che proprio sulla panchina del Napoli, dove tutto ebbe inizio con quel primo gol in A, Conte non possa ricucire il rapporto con la sua città.

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