Chiariello: “Una vittoria a Genoa per fare meglio di Spalletti. Garcia operi cambi coraggiosi e logici”

Il giornalista Umberto Chiariello si è soffermato sull’imminente sfida tra Genoa e Napoli e sulle possibili mosse di Rudi Garcia.

Il giornalista Umberto Chiariello, intervenuto ai microfoni di Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio, si è soffermato sulla ripresa di campionato e sull’imminente sfida tra Genoa e Napoli, valida per la quarta giornata di Serie A:

“La sfida di Genova somiglia in modo sinistro o forse meraviglioso, dipende da come andrà, alla partita di Genova dell’anno scorso che si presentò alla ripresa delle attività, a gennaio dopo il Mondiale in Qatar, con 8 punti su tutti. Tuttavia, il Napoli ebbe grandi difficoltà alla terza e alla quarta giornata. Poi i crocevia Napoli-Spezia e Napoli-Genoa. Alla ripresa c’è stata Inter-Napoli con il grande Beppe Bergomi, ricordate, che disse di vedere una sola squadra in difficoltà ed era il Napoli.

“Bene, il Napoli fece 11 vittorie consecutive. Partendo da Genova. 2-0 senza giocare un gran calcio in quel giorno, ma sicuro con personalità da grande squadra. Ma la quarta giornata di campionato, il Napoli aveva fatto due vittorie, due pareggi. Se il Napoli vince a Genova fa tre vittorie e una sconfitta, cioè fa un punto perfino in più di Spalletti dell’anno scorso. Ora il Napoli riparte da Genova, dove la situazione è complicata. Se il Napoli non convince, o addirittura perde, si entra in crisi. Il Napoli deve operare almeno tre scelte: il centrale di difesa, il sostituto di Politano e la situazione Raspadori che non può giocare come falso nueve. Il falso nueve è un centravanti che si abbassa per giocare tra le linee, non un giocatore piccolo e agile”.

Chiariello ha concluso: “Raspadori è un centravanti e per farlo giocare c’è da cambiare modulo: da 4-3-3 a 4-2-3-1. In questo modo, il Napoli avrebbe un attacco più pericoloso. Il Napoli deve trovare la soluzione migliore per far giocare i suoi migliori giocatori e vincere le partite importanti. Dobbiamo rimettere, come dice Garcia, la chiesa al centro del villaggio, ognuno al posto giusto. Bisogna operare cambi coraggiosi e logici per dimostrare che il Napoli è forte, ha continuità e uomini importanti, ma anche per dare nuova linfa vitale per ripartire dopo uno scoppio brutto, toccante del secondo tempo con la Lazio”.

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