Cavani nella sua autobiografia, ripercorre il suo arrivo a Napoli e la richiesta a De Laurentiis il giorno della presentazione.
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Nel 2010 Edinson Cavani sbarca a Napoli. De Laurentiis versò al Palermo 17 milioni per il Matador, l’uomo da 104 goal in 3 stagioni, che alza una Coppa Italia ed entra nella storia azzurra.
Per riassumere la storia tra Edinson Cavani e il Napoli basterebbe snocciolare i numeri: 104 goal in 138 partite, una Coppa Italia al cielo, titolo di capocannoniere in A, quinto bomber di sempre del club. Ma sarebbe ingiusto per chi in azzurro, oltre a statistiche da campione, ha regalato gioie e trasmesso adrenalina.
De Laurentiis beffò l’Inter, e porta sotto il Vesuvio il talento di Salto, che proprio col salto dal Barbera al San Paolo svolta.
Edinson Cavani lasciò Napoli, per il ricchissimo PSG, ma il suo nome sarà per sempre legato alla maglia azzurra anche oggi che gioca nel Manchester United.
Cavani nella sua autobiografia, “Quello che ho nel cuore. Vita, calcio e fede “conferma il suo amore per Napoli, bellissimo è il passaggio sull’arrivo nella città del golfo e la presentazione ala San Paolo.
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Cavani lo racconta cosi: “La mia presentazione ai tifosi fu un’esperienza particolare e unica. Il presidente De Laurentiis e io entrammo al San Paolo per fare un giro di campo, un sorta di benvenuto che il padrone di casa riserva ai nuovi arrivati.
Il presidente mi prese sottobraccio e mi presentò ai nuovi tifosi e ai nuovi compagni di squadra, ero ufficialmente entrato in famiglia. Tenendo fede al mio carattere riservato, gli chiesi di non fare l’intero giro di campo, ma di accompagnarmi solo fino a metà campo. In quei momento cominciai a conoscere quella che sarebbe stata la mia nuova famiglia calcistica. Fu una giornata incredibile, quando ci ripenso ho ancora i brividi per l’emozione“.
Oggi Cavani rilegge la sua traiettoria personale e professionale portando sempre Napoli nel cuore