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ROMA – «Sportiva per necessità e tifosa del Napoli per fede innata». Così si definisce Caterina Balivo, tornata da poco a guidare il pomeriggio di Rai 1 con La volta buona. In un’intervista concessa a Elisabetta Esposito per la Gazzetta dello Sport, la conduttrice racconta il suo rapporto con lo sport, con il calcio e soprattutto con il Napoli, passione che attraversa la sua vita fin da bambina.
«Io c’ero con Maradona»
Balivo ricorda le prime volte allo stadio al fianco del padre: «Ho iniziato ad andare a 6-7 anni, era il Napoli di Maradona… cioè ragazzi, io veramente ho visto Maradona, io c’ero!». Ma non solo i fasti dell’argentino: «Ero presente anche con il Napoli di Naldi in Serie B, ho visto il fallimento e la risalita con De Laurentiis dalla Serie C. Nonostante la retrocessione terribile, lo stadio era sempre pieno».
Due scudetti e la riconferma di Conte
Per Balivo, gli ultimi anni sono stati la ricompensa di tanta passione. «Due scudetti nel giro di tre anni sono qualcosa di enorme – ha raccontato alla Gazzetta dello Sport –. Vorrei fare una statua a Conte: la notizia più bella dell’anno è stata la sua riconferma, più della mia a La volta buona (ride, ndr). Con il Napoli non era facile, ma era giusto che dopo un anno così difficile arrivasse lui».
«Il calcio è come la vita»
«Alle fine il calcio è un po’ come la vita – ha aggiunto Balivo nell’intervista raccolta dalla Gazzetta dello Sport –: c’è chi sale, chi scende, chi cade e chi si riprende. Pensate a quanto piangevamo dopo l’addio di Spalletti… invece è arrivato Conte e abbiamo vinto ancora. È incredibile, ma bisogna godersi il momento».
Dal canto alla Champions
Dopo la pizza in piazza per il tricolore di Spalletti, Balivo aveva promesso una canzone per quello di Conte: «Ho cantato Memole con Paola Barale, ma forse non vale. A Natale canterò qualcosa di importante per Napoli e il mio Napoli tricolore». Sul futuro in Europa scherza: «La Champions? Mi volete far morire? Sarebbe bellissimo, ma due scudetti in tre anni sono già un regalo enorme».
Gli sportivi in tv
Non solo calcio. In studio Balivo sogna di portare Julio Velasco: «Lo cerco da un anno, so tutto di lui. La sua storia mi emoziona, ho pianto guardando le ragazze del volley vincere l’oro olimpico». Nel suo salotto televisivo sono già passati campioni come Filippo Ganna, Alice Volpi, Federica Pellegrini e Matteo Giunta, Stefano Tacconi, Clemente Russo e i Maddaloni: «Gli sportivi hanno una testa quadrata che a me piace – ha detto alla Gazzetta dello Sport –. Lo sport è uno degli ultimi spazi in cui se sei bravo emergi, per questo va protetto».