Caso Juve, Chiariello: “Falcone disse ‘dove comanda la mafia, i cretini guidano le istituzioni’”

Il giornalista di fede napoletana, Umberto Chiariello, si è soffermato sul patteggiamento della Juventus e sul caso Plusvalenze.

Alla Juventus tutto bene: alla fine tutto si è risolto con una semplice multa di 718.000 euro in seguito al patteggiamento andato in scena tra il club bianconero e la Procura Federale. Sia Gabriele Gravina, presidente della FIGC, che Umberto Gandini, vicepresidente, hanno descritto l’accordo come “il risultato più bello per il calcio italiano” e “un rilancio dell’impegno verso comportamenti corretti”. Un qualcosa che non ha trovato d’accordo i più che invece ritengono il tutto un qualcosa di vergognoso.

A commentare quanto accaduto al club bianconero è intervenuto anche il giornalista di fede napoletana, Umberto Chiariello, che si è espresso nel modo seguente:

“Oggi la Juventus può dire che ha taroccato un campionato, se n’è uscita con una multa, ma i fessi siamo noi, quelli che pensano alla competizione agonistica, il bel calcio, ci esaltiamo per il Manchester City che è taroccato dalla panchina. Cornuti e mazziati, bello vero? Tanto noi, chi siamo se non il popolo bue che porta soldi al calcio e si ammocca tutto? I padroni fanno i loro interessi e quando è il momento si tappano il naso, chi di loro sia, il problema è serrare le fila e andare avanti”.

Chiariello ha poi aggiunto: “Il pallone è morto? No, è sgonfio da anni e non ce ne siamo accorti perché ci siamo abituati. La penalizzazione della Juve fa gridare allo scandalo i benpensanti, ma quanto dura? I giornali da luglio saranno titolati sul calciomercato e noi tutti cominceremo a pensare ai grandi acquisti, vincere lo scudetto, battere gli avversari. Giovanni Falcone disse: “Dove comanda la mafia, i posti nelle istituzioni vengono tendenzialmente affidati a dei cretini”.

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