Caso Gravina, i documenti dell’inchiesta: Spunta un bonifico alla figlia della compagna

Francesco Picone 3 Min Read
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Nell’inchiesta su Gabriele Gravina emergono documenti su un presunto incasso legato ai diritti TV e l’acquisto di una casa.

Una complessa vicenda di presunti incassi, opzioni e acquisti immobiliari è al centro dell’inchiesta che vede indagato il presidente della FIGC Gabriele Gravina per appropriazione indebita e autoriciclaggio. Dagli atti emergono documenti che delineano uno scenario controverso, ma la difesa si oppone con ferma smentita.

Caso Gravina: I documenti dell’accusa

Secondo il fascicolo del finanziere Striano e del pm Laudati, Gravina avrebbe incassato somme legate a opzioni mai esercitate per la vendita dei diritti TV della Lega Pro e della sua collezione di libri antichi. In particolare, 350.000 euro versati sul conto della figlia della compagna per l’acquisto di una casa a Milano come “prestito temporaneo” e altri 250.000 euro legati a un’altra opzione sui libri rari.

L’email a Bogarelli

Un’email di Gravina a Marco Bogarelli, consulente per i diritti TV, risulta cruciale: “Faccio seguito al nostro accordo di opzione…ti chiedo di versare sul conto di Lorenza (figlia della compagna, ndr) il prezzo dell’opzione a titolo di prestito temporaneo per l’acquisto dell’immobile”.

La vendita dei libri

Tuttavia, la difesa sostiene che la collezione di volumi preziosi sia stata effettivamente venduta tramite l’intermediario Alessandro Giovannini per una cifra tra 850.000 e 900.000 euro, dopo varie opzioni non andate a buon fine.

La difesa di Gravina

Gli avvocati Mercurio e Viglione hanno fornito documenti per dimostrare che Gravina ha restituito la caparra da 350.000 euro, accendendo un mutuo per l’acquisto della casa. Nell’interrogatorio, il presidente FIGC avrebbe inoltre dimostrato l’avvenuta vendita della collezione libraria.

Insomma, ci sono documenti che aprono scenari di presunti illeciti legati all’incasso dei diritti TV, ma anche prove di successive restituzioni di somme e conclusione dell’affare sui libri antichi. Si delinea così un caso complesso, su cui l’accusa e la difesa si confrontano con documentazione dettagliata.

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Francesco Picone, autore, blogger e napoletanista convinto.
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