Bruscolotti striglia due azzurri: “Certe cose non si dicono in pubblico”

L'ex capitano azzurro parla ai microfoni di Radio Marte

Beppe Bruscolotti parla del Napoli dopo la sconfitta con la Fiorentina e striglia Koulibaly e Spalletti: “Certe cose si dicono nello spogliatoio“. L’ex capitano del Napoli fa riferimento a quello che ha detto Koulibaly al termine del match con la Fiorentina. Secondo Bruscolotti non è quello l’atteggiamento giusto da tenere: “fuori si danno altre notizie ma quelle che sono le problematiche interne si dicono guardandosi in faccia, richiamando anche chi non sta dando tutto in campo. Qui si stanno giocando qualcosa di storico, in questa città si vive di calcio. È giusto parlare quando ci sono problemi, ai miei tempi quando le cose non andavano bene si richiamava l’attenzione con l’allenatore e si discuteva. Ma lì c’era la collaborazione, qui non ne vedo. Noi le cose le facevamo prima dell’allenatore, senza mancare di rispetto a nessuno, succedeva nei momenti particolari. Francamente io avrei fatto il patto nello spogliatoio nel primo tempo, perché se do io l’anima la devono dare tutti. C’era qualcuno domenica che non era in giornata, per qualcuno si può parlare solo di quella giornata. Secondo me il Napoli ha balbettato a centrocampo, le scelte dell’allenatore possono essere sbagliate ma chi va in campo deve dare tutto. In una squadra come il Napoli la posizione e la volontà devono essere qualcosa che viene da dentro“.

Sulle scelte di Spalletti ha detto: “Io dico che a questo punto che Spalletti sta facendo l’aziendalista e che magari le scelte sono relative al mercato, ma mi auguro di no. Se si tratta di una domenica sbagliata va bene, ma se è un periodo allora è un problema di gestione. La Fiorentina ha un ottimo centrocampo, gestisce bene, un incontrista come Demme poteva servire, poi dipende anche da che condizioni fisiche era il giocatore.
Problema al Maradona? Di solito i campionati si vincono in casa, dove dovresti concede poco o niente. Quest’anno si parla di una situazione contraria, qui allora dobbiamo parlare di crisi del pubblico ma non credo perché domenica c’era 50 mila persone. Un pubblico così dopo un periodo di silenzio dovrebbe dare una spinta in più. Non voglio nemmeno pensare che contro la Roma ci sia ancora così una squadra balbettante, sicuramente con l’ingresso di Anguissa il centrocampo dovrebbe migliorare e gli altri dovrebbero rendersi conto di quello che è successo la settimana scorsa
“.

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