Belardi: “Napoli, da Reggio Calabria raggiunsi la squadra a Paestum”

Emanuele Belardi a CRC: “Il Napoli è un collettivo dove tutti i giocatori sono importanti. Compete ad alti livelli da diverso tempo”.

Durante la trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma su Radio Crc, l’ex calciatore Emanuele Belardi ha parlato della sua esperienza nel Napoli e della crescita della squadra negli anni.

Belardi ha raccontato di quando raggiunse la squadra direttamente a Paestum da Reggio Calabria, sottolineando quanto il Napoli sia cresciuto nel corso degli anni, competendo ad alti livelli da diverso tempo.

Secondo l’ex calciatore, la crescita del Napoli è frutto di una seria programmazione che ha permesso alla squadra di scommettere su giovani sconosciuti, raggiungendo risultati importanti. Meret, ad esempio, ha avuto bisogno solo di più fiducia e meno competizione per affermarsi.

“Il Napoli è un collettivo dove tutti i giocatori sono importanti, ha continuato Belardi, evidenziando la solidità difensiva della squadra che subisce pochi tiri a partita grazie al lavoro di tutto il team.
E’ passato un po’ di tempo dal mio Napoli, da Reggio Calabria raggiunsi la squadra direttamente a Paestum. Dopo 19 anni il Napoli guardate dove si trova, ma comunque va detto che è da diversi anni che compete ad alti livelli. Quest’anno sta facendo qualcosa di su-perlativo, ma ha comunque disputo la Champions da diversi anni.
Spalletti è da sempre uno dei più bravi allenatori italiani, magari non ha vinto tanto, ma ha sempre fatto giocare bene le sue squadre. La crescita del Napoli è frutto di una seria programmazione perché cedere i giocatori più importanti e scommettere su giovani scono-sciuti e raggiungere questi risultati vuol dire programmare in maniera seria e intelligente.
Meret aveva bisogno solo di più fiducia e meno competizione. Con la tranquillità si è affermato e il collettivo lo ha aiutato. Il Napoli subisce 3/4 tiri a partita e questo vuol dire che tutti danno una mano e che si difende di squadra e non di reparto. Tutti fanno tutto nel Napoli, lo stesso Osimhen va a recuperare palloni a centrocampo ecco perché il Napoli non dipende da nessuno. Il Napoli è un collettivo dove tutti i giocatori sono importanti e questo è un capolavoro. Giuntoli da anni è un direttore eccezionale, è certamente tra i più preparati nel suo campo”.

Belardi ha inoltre elogiato il direttore sportivo Giuntoli, definendolo uno dei più preparati nel suo campo, e ha espresso la sua fiducia nel Napoli che potrebbe essere la mina vagante della Champions League.

Infine, l’ex calciatore ha sottolineato l’importanza di credere nel prodotto italiano e di investire di più nel settore giovanile per formare i campioni in casa.

“Quando si arriva ai quarti di finale di Champions League, ogni avversaria è complicata. Bisognerà capire la testa e le gambe come affronteranno questo quarto, ma il Napoli può essere davvero la mina vagante della competizione. 

Il Napoli è una società modello anche per ciò che concerne la sostenibilità economica. E’ bello avere 3 italiane ai quarti, peccato che però si vedano pochi italiani in campo. I club italiani dovrebbero credere di più nel prodotto italiano e bisognerebbe investire di più nel settore giovanile e quindi crescere e formare il campione in casa.

Non sono tifoso del Napoli, ma sono orgoglioso di questo Napoli e di aver fatto parte di questa famiglia”.   

 

Il Napoli, quindi, è un esempio di squadra solida e ben programmata che fa affidamento sull’impegno di tutti i giocatori, come ha sottolineato Belardi.

Exit mobile version