Arbitraggio Orsato in Napoli-Torino, è polemica: “Le è mai capitato un secondo tempo da 24 minuti?”

Ludovica Carlucci 2 Min Read
2 Min Read
Italian referee Daniele Orsato gestures during the Italian Cup (Coppa Italia) semi-final second leg football match Juventus vs AC Milan on June 12, 2020 at the Allianz stadium in Turin, the first to be played in Italy since March 9 and the lockdown aimed at curbing the spread of the COVID-19 infection, caused by the novel coronavirus. (Photo by Miguel MEDINA / AFP) (Photo by MIGUEL MEDINA/AFP via Getty Images)

Il controverso arbitraggio di Orsato in Napoli-Torino ha scatenato non poche polemiche: l’ironia del giornalista Rino Cesarano.

Il match Napoli-Torino tenutosi al Diego Armando Maradona è stato segnato da una pesante contestazione nei confronti dell’arbitro Daniele Orsato. Il pubblico, infervorato dalle decisioni del direttore di gara, ha espresso il proprio dissenso riguardo a una serie di perdite di tempo che hanno influenzato lo svolgimento della partita.

Rino Cesarano, noto commentatore sportivo, ha sollevato dubbi sulla gestione del tempo da parte di Orsato e ha condiviso la sua opinione attraverso i social media. In un post, Cesarano ha dichiarato: “Avrei voluto fare una domandina semplice-semplice al signor Orsato di Schio: ‘Nella sua lunga e onorata carriera, Le era mai capitato che il secondo tempo di una partita da Lei diretta avesse avuto durata effettiva di 24 minuti? Con rispetto e stima>'”.

Il giornalista ha continuato a sottolineare la sua perplessità riguardo a questa presunta anomalia temporale, astenendosi dal rilasciare un voto in pagella e definendo il possibile record come qualcosa di negativo. “Secondo me, si tratta di un record. In negativo, ovviamente. E in Premier League, come in Bundesliga o nella Liga spagnola, di sicuro non sarebbe mai successo. Ma l’Italia è l’Italia. E a Napoli si lamentano sempre.”

Cesarano ha concluso la sua critica con una nota ironica sulla situazione mediatica partenopea: “A Napoli non si possiedono giornali, televisioni e settimanali. A malapena qualche radio e qualche televisione privata. Resta tutto tra di noi.”

Exit mobile version