Antonio Conte e il suo legame speciale con Napoli: dal primo gol in Serie A contro Maradona alla svolta tattica del 3-5-2 al San Paolo. Ora è il nuovo allenatore azzurro.
Napoli è nel destino di Antonio Conte. Il nuovo allenatore scelto da Aurelio De Laurentiis per risollevare le sorti degli azzurri dopo una stagione deludente ha un legame speciale con la città partenopea, che affonda le radici in un passato lontano ma mai dimenticato.
Il primo gol in Serie A contro Maradona
Era il 15 novembre 1989 quando un giovane Antonio Conte, appena diciannovenne, scese in campo con la maglia del Lecce per affrontare il Napoli di Diego Armando Maradona. Il compito del giovane centrocampista era quello di marcare il fuoriclasse argentino, un’impresa titanica per chiunque. Conte se la cavò abbastanza bene e riuscì persino a segnare il suo primo gol in Serie A. Alla fine, il Lecce perse 3-2, ma il mondo del calcio si accorse di quel ragazzo talentuoso: “Ho perso quella partita, ma non riuscivo ad essere scontento”, ricorda Conte.
Una carriera costellata di successi
Dopo quell’esordio folgorante, la carriera di Antonio Conte è stata un crescendo di successi. Con la maglia della Juventus, ha vinto tutto: cinque scudetti, una Supercoppa, quattro Coppe Italia, una Coppa Uefa e una Champions League. Ha indossato la fascia di capitano e si è affermato come uno dei centrocampisti più forti della sua generazione.
La svolta tattica a Napoli
Il destino ha voluto che Napoli incrociasse di nuovo la strada di Conte, questa volta da allenatore. Il 29 novembre 2011, sulla panchina della Juventus, il tecnico salentino decise di cambiare modulo per la prima volta. Abbandonò il 4-2-4, marchio di fabbrica degli inizi, e scelse il 3-5-2.
La Juve pareggiò 3-3 contro il Napoli di Mazzarri, recuperando due gol di svantaggio. Quella svolta tattica si rivelò decisiva: Conte vinse quel campionato e si ripeté altre due volte con la Juve, senza più cambiare quell’abito tattico diventato quasi un senso di appartenenza.
Successi anche al Chelsea e all’Inter
La carriera di Conte ha continuato a essere costellata di successi anche all’estero. Trionferà pure al Chelsea e all’Inter, sempre con quell’impostazione tattica che ora si appresta a proporre al Napoli dopo un anno e mezzo di aggiornamento insieme al suo staff. L’idea è un 3-4-2-1 per sfruttare le qualità di Kvaratskhelia e Raspadori, alle spalle della punta centrale. A Conte non dispiacerebbe ritrovare Lukaku, il suo totem dell’esperienza all’Inter.
Un destino azzurro che si compie
Ora, dopo tanti anni, Antonio Conte è pronto a vivere un nuovo capitolo della sua carriera, questa volta con il colore azzurro mai indossato finora ma sempre desiderato per il calore e l’entusiasmo di una piazza che regala emozioni uniche. Il destino ci può mettere tempo, ma alla fine si compie sempre. Napoli e Conte, adesso si può cominciare.
Con l’arrivo di Antonio Conte sulla panchina del Napoli, i tifosi azzurri sognano in grande. La speranza è che il tecnico salentino possa riportare la squadra ai vertici del calcio italiano ed europeo, sfruttando la sua esperienza, la sua mentalità vincente e quel legame speciale con la città partenopea che sembra essere scritto nel destino.