Frank Anguissa ha rilasciato una lunga intervista ad Il Mattino parlando del Napoli, la sfida col Verona e la corsa scudetto. Il giocatore non dà nessuna squadra come in vantaggio per la vittoria del titolo, ma parla di un equilibrio sostanziale tra le forze del campionato di Serie A. Con il Napoli che è ancora impegnato in trattative di calciomercato molto importanti.
Anguissa: intervista Il Mattino
Anguissa, come si sta in questo nuovo Napoli?
«Si sta bene, stiamo lavorando con intensità e passione, abbiamo un tecnico che ci trasmette fiducia e che con l’avvicinarsi dell’inizio della stagione, non fa che caricarci ancora di più. Io credo che questo Napoli sia pronto, può lottare sempre, in ogni gara, e può anche puntare al vertice, provando anche a vincere qualcosa di importante».
Ripensa qualche volta alla sconfitta di Empoli? È lì che il Napoli ha perso lo scudetto?
«Nel calcio si fanno degli errori e quelli fanno parte del gioco, della vita. Non si può stare fermi a ripensare alle vittorie e alle sconfitte, fanno parte del passato. È ovvio che a Empoli, ma anche con la Fiorentina e la Roma eravamo scesi in campo per conquistare i tre punti, ma non ha più senso stare qui a pensarci. Non porta a nulla. L’unica partita a cui pensare è la prossima, il nostro esordio a Verona».
Le mancano Mertens, Koulibaly, Ospina e Insigne?
«Sì, con tutti c’era un grande legame e ancora con Kalidou ho conservato un rapporto quasi quotidiano. Lui è felice di stare al Chelsea, io sono felice che lui sia a Londra. Lui resta legatissimo a Napoli e al Napoli, c’è un rapporto di autentico amore. Ma il calcio è questo. Io sono rimasto e sono contento: voglio fare il bene del Napoli e fare di tutto perché si possa restare ancora in alto. Come lo scorso anno».
Se le dico che ora lei è uno dei leader di questo Napoli, cosa ne pensa?
«Non voglio mentire, è chiaro che sta succedendo questo. Il mister e i miei compagni mi fanno sentire molto importante: è nato un nuovo Napoli e ci sono naturalmente nuovi leader in campo e nello spogliatoio. E io credo molto in questa squadra, perché ci vedo delle doti straordinarie: siamo un gruppo, compatto, coeso, che sa stare insieme e sa a cosa deve fare per poter puntare in alto».
Che tipo è Luciano Spalletti?
«Ne sono colpito. Dal primo giorno. È una bella persona, uno degli allenatori più importanti che ho avuto perché sa come far rendere al massimo i propri calciatori, sa sempre quali tasti
toccare per suscitare una reazione positiva. Ed è sempre impegnato a cercare modi per motivare, caricare, farti dare di più. È uno dei più bravi di tutti».
In questa nuova famiglia Napoli, senza il miglior bomber della storia del club azzurro, senza il capitano e la stella delle difesa, lei che ruolo occupa?
«Non sono uno che ama parlare tantissimo però, quando è il momento, o almeno quando penso che lo sia, faccio di tutto per spingere i compagni e poi dire le cose giuste. Perché non bisogna avere solo qualità sul terreno di gioco, bisogna anche supportarli con qualche frase nello spogliatoio. Ecco, cerco sempre di dare qualche consiglio per far migliorare chi gioca con me. E io accetto sempre i consigli di chi può aiutarmi a far meglio. E questo è il ruolo che mi piace avere in questo nuovo Napoli che sta nascendo e che sono sicuro sorprenderà tutti».
Tra due giorni c’è la prima giornata, esordio a Ferragosto. Che partita vi aspettate a Verona?
«È un avversario pericoloso e sappiamo che, per tradizione, quello è stato sempre un campo difficile per il Napoli. Per noi è come un big match perché il Verona ha giocatori di grande qualità ma noi vogliamo iniziare la stagione con una vittoria. Perché questo è il modo migliore per riuscire a far capire il nostro valore».
La emoziona l’idea del suo esordio in Champions League?
«Farei un errore gigantesco se già ci pensassi. Io preferisco pensare invece solo al Verona, è l’unico mio pensiero, c’è solo quello nella mia testa e in quella dei miei compagni. Il nostro motto è: gara per gara. Penserò, certo, al mio esordio in Champions, ma prima abbiamo un bel po’ di partite di campionato da affrontare».
Che sogno ha Anguissa per questa stagione che sta per iniziare?
«Voglio fare la migliore stagione della mia vita, dare tutto per il club, perché voglio arrivare più avanti possibile in tutte le competizioni. Ho scelto Napoli perché sono convinto che qui
posso ottenere delle grandi soddisfazioni. E ci sono le premesse per un campionato da protagonisti».
Chi sono i suoi favoriti per lo scudetto?
«Non ce ne sta solo uno. Milan, Inter, Juventus, Roma. Ma alla fine, come sempre, in Italia come in Inghilterra e in Spagna, vincerà il migliore…».
E il suo Napoli?
«Spero che alla fine saremo proprio noi quei migliori… chi lo sa… Io credo molto nei miei compagni, nel mio allenatore, e sono consapevole della forza di questa squadra, di chi è
arrivato e di chi è rimasto».