Carlo Alvino parla del Napoli, dell’avvio di stagione di Giacomo Raspadori uno degli acquisti più importanti della storia azzurra. Quaranta milioni di euro circa il costo del cartellino di Raspadori, contornati da una trattativa lunga ed estenuante. Il giocatore non è ancora entrato del tutto negli schemi di Luciano Spalletti e non è tra i titolari nella probabile formazione del Napoli che sfida l Lazio. Ma il futuro e l’età sono tutti a vantaggio di Raspadori che ha tecnica e personalità e non può essere giudicato dopo un paio di apparizioni. Anche perché Raspadori, così come Ndombele, non hanno partecipato al ritiro del Napoli e quindi devono ancora ambientarsi nei nuovi schemi.
Certo le parole di Spalletti sulle differenze tra nuovi e vecchi giocatori non sembrano il massimo della comunicazione. Carlo Alvino, intervistato da numerodiez crede molto in Raspadori e dice: “Credo che Raspadori abbia le stimmate del possibile o potenziale campione, quello che può diventare il leader tecnico. Il ragazzo però deve vivere senza pressioni il salto da una piazza assolutamente tranquilla e serena come quella del Sassuolo al Napoli. È un salto che rappresenta un ostacolo non semplice da superare. Quella del Napoli è una piazza che ti dà calore ed entusiasmo, ma anche tanta passione. Spesso è accaduto che giovani predestinati abbiano sofferto questo ambiente: talvolta è capitato che qualcuno, per scarsa personalità o per incapacità di gestire la pressione, non si sia confermato.
Io credo che Raspadori abbia la testa giusta per calarsi in questa realtà, per dimostrare il suo valore e per candidarsi autorevolmente ad essere il sostituto naturale di Mertens. Naturalmente intendo anche il Mertens leader tecnico degli ultimi anni di Napoli. Questo ragazzo davvero farà parlare di sé a lungo; speriamo che farà parlare di sé ed a lungo con la maglia del Napoli”.