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Lele Adani si inchina al nuovo volto del Napoli di Antonio Conte. Nel corso del podcast Viva el Fútbol, l’ex difensore e opinionista ha analizzato la vittoria in rimonta degli azzurri contro il Genoa, individuando nella mano del tecnico la chiave di un cambiamento profondo.
«Il Napoli non ha tirato in porta per un’ora, poi è cambiato tutto» – ha raccontato Adani – «Conte in conferenza ha detto che bisogna attaccare di più, anche a costo di subire di più. Cinque anni fa non lo avrebbe mai detto. È un altro Conte, uno che vuole osare e che capisce che oggi il coraggio può pagare più della prudenza».
Per Adani, le parole del tecnico rappresentano un segnale preciso: «Quando Conte dice “fare densità a volte non paga”, non parla solo alla squadra ma a tutto l’ambiente. È un messaggio di crescita, di mentalità. Questo è lavoro vero».
L’analisi si sposta poi sul campo e sul primo gol al Genoa: «Nasce da Milinkovic-Savic che serve Spinazzola, un terzino che fa l’ala. Questo succede perché Conte non si limita a mettere i giocatori in campo, ma spiega, condivide, costruisce un’idea. È riuscito a portare tutti a un livello più alto».
Adani ha sottolineato come il valore del gruppo fosse già importante, ma che ora sia esploso grazie alla guida tecnica: «Il Napoli non era da decimo posto, va detto. Ma oggi l’allenatore incide, eccome. Conte lo fa da sempre ai massimi livelli. Valorizza i giovani e rende affidabili i veterani. Lukaku, ad esempio, diventa una garanzia assoluta, mentre giocatori come Raspadori, Billing e Juan Jesus – che l’anno scorso sembravano riserve – sono stati decisivi per vincere lo scudetto».
Un elogio totale, quello di Adani, che consacra Conte come il vero artefice della rinascita azzurra: un tecnico che non ha paura di cambiare sé stesso per rendere il Napoli più coraggioso, ambizioso e vincente.