30 ottobre 1960: nasce Diego Armando Maradona – VIDEO

30 ottobre 1960: nasce Diego Armando Maradona, Napoli si prepara a festeggiare il compleanno del Pibe de oro.

I fiori e la folla incuriosita stanno davanti al murales di Diego. Si ripete un rito devozionale: Napoli si prepara a festeggiare il compleanno del Pibe, come accade ormai da quasi trentadue anni. Il 17 marzo del 1991 la favola argentina cessa nella storia sportiva della città, e diventa mito. Ma qualcosa è cambiato. Per la prima volta Maradona è pensato come un dolce ricordo e non come una cruda nostalgia.

Il pellegrinaggio attorno a questo luogo di culto laico non ha più quella cifra vittimistica della frustrazione. Non è merito dei risultati, del primo posto in campionato e nel girone di Champions, che pure tornano ad accendere speranze. È piuttosto l’effetto di una riconciliazione tra il popolo dei tifosi e l’estetica del calcio.

Alessandro Barbano sul Corriere dello Sport scrive: “ A sciogliere quella durezza di spirito, che si era addensata attorno agli animi  dei tifosi azzurri e, è stata la sublime bellezza del Napoli di Spalletti. Tanta non se n’era mai vista, tutta in una volta.

Tanto più perché non sta, questa bellezza, sulle magìe di uno solo, come una virtù del corpo e dell’abilità concessa al fuoriclasse. Rimbalza invece tra le ventidue gambe azzurre saltellanti sull’erba, come un pallone guidato da un flipper che programmi di finire la sua corsa nella rete avversaria. È già accaduto quarantasei volte, tra campionato e Coppa, in meno di un terzo della stagione.

E a molti pare la prova che Maradona sia di nuovo qui, con tutto il suo campionario di irraggiungibili numeri, tanto ricco da essersi spalmato sull’intero gruppo azzurro. Certo, c’è chi come Kvara dà a volte l’idea di portare in spalla da solo una gran parte di quel talento, ma a una più attenta osservazione ci si accorge che non è così. Poiché la magia è prodotta in modo solidale da tutti, tanto che alla fine di ogni partita si fa fatica a stabilire chi sia il migliore. E perfino quelle che altrove si chiamano riserve, come il Cholito, qui vivono la loro piccola ribalta da protagonisti“.

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